Harakiri For The Sky – III Trauma

Ci sono momenti in cui la musica trascina e taglia le emozioni seppur fondendole, facendo cadere chi sta marciando verso il magma del suono, quel suono che concorre a creare il logos stesso.

Esistono gruppi musicali, ma anche poeti, pittori e sportivi, che disegnano onde nella dimensione in cui viviamo, e forse anche nelle altre. Gli Harakiri For The Sky, nati a Vienna nel 2011 come progetto esclusivamente da studio di M.S., già membro dei Bifrost, accompagnato da J.J come cantante e scrittore dei testi, sono uno di quei pochi gruppi in giro che scatenano vortici, aprono poesie e descrivono le nebulose che abitano le nostre anime.. La questione si ingrandisce e dallo studio gli Harakiri For The Sky calano sui palchi e fortificano la loro musica. La loro più grande peculiarità è quella di fondere mirabilmente le atmosfere post rock e il lato più sognante del black metal, magnifico linguaggio che riesce a declinarsi in diverse declinazioni. La melanconia che trasmettono questi austriaci è qualcosa di unico, come un arcobaleno di emozioni che vertono verso un diverso tipo di comprensione della nostra vita. Il primo album degli Harakiri For The Sky, Aokigahara, era già un’opera traumatica nella comunicazione delle emozioni, un bombardamento di sensazioni. Questo secondo episodio della loro carriera discografia è ancora più mastodontico, un immenso iceberg che tange le nostre aride coste. Si comincia con una suite di 11 minuti, Calling The Rain, che è già una chiara dichiarazione di intenti. Il naturale incontra il soprannaturale, e il tutto si fonde in una catarsi di grande energia. Le canzoni sono cavalcate che invece di essere escapismo tentano di carpire maggiormente il mistero umano. Vento, onde, acqua e fuoco, l’aria suona, questi sono gli Harakiri For The Sky e questo disco è un capolavoro di post rock e black metal diversamente altro, ma poco importa, perché qui si parla di cose giganti.

TRACKLIST
1. Calling The Rain
2. Funeral Dreams
3. Thanatos
4. This Life As A Dagger.
5. The Traces We Leave
6. Viaticum
7. Dry The River
8. Bury Me

LINE-UP
M.S. – All Instruments, Songwriting.
J.J. – Vocals, Lyrics.

HARAKIRI FOR THE SKY – Facebook

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • E’ morto Gary “Mani” Mounfield
    by Reverend Shit-Man on 21 Novembre 2025 at 22:32

    Un altro orrendo lutto sconvolge la comunità mondiale del rock ‘n’ roll. E’ di queste ultime ore l’annuncio della scomparsa del bassista inglese Gary Mounfield, noto anche con lo stage name “Mani“. Aveva da poco compiuto 63 anni. La notizia è stata confermata dal fratello del musicista. Per il momento, le cause della sua dipartita

  • Davide Cedolin – Ligurian Pastoral Vol.II
    by Massimo Argo on 21 Novembre 2025 at 17:08

    Recensione di 'Ligurian Pastoral Vol. II' di Davide Cedolin: folk rurale ligure, chitarre acustiche e paesaggi sonori che curano, tra boschi, mare e natura.

  • :: ACUFENI :: FASTIDI AURICOLARI CONTEMPORANEI #36
    by Marco Valenti on 21 Novembre 2025 at 11:07

    Cleaning Women vs Gridfailure vs Heathe vs Horror Within vs NosoKoma. Sono questi cinque nomi che si contenderanno la vittoria della battle royal che caratterizza l'episodio numero trentasei di :: acufeni ::

  • Sūn Byrd – In Paradiso
    by Leonardo Pulcini on 20 Novembre 2025 at 19:00

    I Sūn Byrd portano il soul dal Nord Europa in un album che sa stranamente di Italia, di sud e feste al tramonto.

  • Intervista Macaco Cacao, dalla consolle al mondo.
    by Massimo Argo on 20 Novembre 2025 at 15:17

    Macaco Cacao, due dj che hanno una concezione molto particolare della musica, e che fanno cose molto originali.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »