Haunted – Dayburner

Un sound pesantissimo accompagna la cantante nel buio di un giorno mai iniziato: gli strumenti, drogati e stonati, creano un moloch sonoro che avanza inesorabile, mentre litanie oscure, lunghe e magnetiche sono la colonna sonora della morte ancora prima di nascere della luce.

L’alba, l’inizio di un nuovo giorno ci illude che la luce spazzerà via il buio, mentre tutto torna nell’oscurità e in un attimo siamo avvolti dal nero profondo che, come un’anima dannata, passeggia senza meta tra l’inferno e il purgatorio.

Dayburner, mastodontico secondo lavoro dei doomsters catanesi Haunted, da un attimo prende ispirazione per il suo lungo incedere, risultando un monolito heavy/doom di inumana bellezza.
L’esordio omonimo licenziato due anni fa aveva lasciato ottime impressioni sul gruppo siciliano, ora assolutamente confermata da questa ora abbondante di litanie doom psichedeliche, un lavoro dalla mole enorme, una marcia lenta e liturgica nel corso della quale siamo presi per mano dalla sempre più ipnotica Cristina Chimirri.
Licenziato dalla Twin Earth Records e registrato da Carlo Longo al NuevArte Studio di Catania, Dayburner è stato affidato a Brad Boatright (Sleep, COC, Yob, Obituary e altri) all’Audiosiege Engineering di Portland per il mastering, mentre l’inquietante e misterioso artwork è opera di un’artista irlandese, Deborah Sheedy.
Lavoro dal taglio internazionale dunque, un passo in avanti portentoso e coraggioso per la band siciliana, sempre più immersa in quell’heavy doom che richiama Orange Goblin ed Electric Wizard, ma che ha le sue radici negli anni settanta, tra hard rock e psichedelia.
Un sound pesantissimo accompagna la cantante nel buio di un giorno mai iniziato: gli strumenti, drogati e stonati, creano un moloch sonoro che avanza inesorabile, mentre litanie oscure, lunghe e magnetiche sono la colonna sonora della morte ancora prima di nascere della luce.
Otto brani per quasi settanta minuti di musica fanno capire quanto splendidamente ostico sia questo album e quanta affascinante materia musicale ci sia da comprendere tra le magiche e potenti trame di brani come Mourning Sun, Orphic e Vespertine, le ultime due cuore aperto e grondante sangue nero di questo enorme lavoro.
Gli Haunted sono una delle massime espressioni dell’heavy/doom odierno nate sul nostro territorio, interpreti maturi ed assolutamente personali nel portare avanti una proposta così difficile, in un mondo che fagocita a tempo di record qualsiasi forma d’arte.

Tracklist
01.Mourning Sun
02.Waterdawn
03.Dayburner
04.Communion
05.Orphic
06.Vespertine
07.No Connection With Dust
08.Lunar Grave

Line-up
Francesco Bauso – Guitars
Dario Casabona – Drums
Cristina Chimirri – Vocals
Francesco Orlando – Guitars
Frank Tudisco – Bass

HAUNTED – Facebook