Gli Hiidenhauta sono una band finlandese attiva da qualche anno e che giunge, con 1695, al suo secondo full length.
L’approccio del gruppo fondato da Tuomas ed Emma Keskimäki è senz’altro particolare in quanto cerca di fondere il black melodico con alcune pulsioni folk e progressive: un progetto ambizioso che per lo più deve fare in conti con una produzione un po’ piatta, che non si rivela il mezzo più più adatto per restituire al meglio un idea di metal volta ad essere più ricercata di quanto non possa apparire a prima vista.
Se è sicuramente lodevole provare a sfuggire ad abusati schemi compositivi, come possono essere quelli di un viking o pagan metal (più aderenti alle tematiche di carattere storico ed alla pregevole ricerca a livello linguistico con l’utilizzo del cosiddetto “Kalevala Metre”), la sensazione è che non tutti i tasselli immessi nell’album vadano al proprio posto, a cominciare dalla voce femminile che il più delle volte appare fuori contesto, non tanto per demerito di Emma quanto perché la sua tonalità stride rispetto a come è strutturato il sound della band finlandese.
Così, tra qualche sfuriata spruzzata di folk come Hallan valta, il jazz pianistico (!) di Musta leipä ed una meglio focalizzata Maan poveen, l’album si trascina senza infamia nè lode verso la fine, lasciando in eredità qualche buono spunto ma anche una certa sensazione di incompiutezza, che magari apparirà più attenuata a chi potrà godere dell’album comprendendone anche i testi, ma che, invece, risulterà accentuata in chi per forza di cose deve focalizzare la propria attenzione sulla musica.
Da menzionare la bellissima copertina, che riproduce il dipinto ottocentesco Kerjäläisperhe maantiellä, opera del pittore Robert Wilhelm Ekman.
Tracklist:
1. Hallan valta
2. Äärellä
3. Kuolimaan tytär
4. Musta leipä
5. Jumalan vihan ruoska
6. Talvikäräjät
7. Nälkäkevät
8. Maan poveen
9. Nimettömät
Line-up:
Eetu Ritakorpi – Drums
Otto Hyvärinen – Guitars
Tuomas Keskimäki – Vocals, Lyrics
Emma Keskimäki – Vocals (female)
Ihtirieckos – Bass
Gastjäle – Keyboards, Flute