Horror Necros – The Bite Of A Hornet

Death metal brutale, con un tocco di modernità, è quello che ci offrono gli Horror Necros, band russa formata da soli due musicisti, Dmitriy Kuznetsov e Maxim Smeliy.

The Bite Of The Hornet è il primo lavoro di questi deathsters dell’est europeo, che affrontano la materia forti di un sound dal buon impatto ma sinceramente dalle poche idee.
Groove apocalittico e modernista fa da tappeto sonoro al vocione brutal, accompagnato da chitarre squassanti e qualche solos melodico, concentrati in un monolitico muro di note compresse.
Senza lesinare watt, gli Horror Necros mostrano un sound ancora da perfezionare, troppa potenza monocorde sprigionano brani che rischiano di essere dimenticati, tanto è il senso di ascoltare un’unica devastante song.
Le tracce si susseguono senza guizzi qualitativi, in parte cantate in lingua madre, la produzione rende il sound sferragliante mentre il duo imperterrito sprigiona violenza metallica che ricorda dei Cannibal Corpse dal mood industriale.
Per la cronaca le due cover, poste in chiusura (I’m in Hate degli Ektomorf e Roots Bloody Roots dei Sepultura), risultano i brani più riusciti.
The Bite Of A Hornet è un esordio che raggiunge la sufficienza e nulla più, il sound è quello giusto ma una maggiore varietà renderebbe l’ascolto sicuramente più intrigante, aspettiamo il prossimo passo sperando di constatare ulteriori passi avanti.

TRACKLIST
1. Death сад
2. The Bite of a Hornet
3. Color Blindness
4. Дробь в свиной голове
5. Экзорцист
6. My Reflection
7. Jumanji
8. Тема зла
9. I’m in Hate (Ektomorf cover)
10. Roots Bloody Roots (Sepultura cover)

LINE-UP
Dmitriy Kuznetsov – Guitars, Vocals
Maxim Smeliy – Guitars

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »