Iconic Eye – Into The Light

Si torna a parlare di AOR, il genere melodico per antonomasia della grande famiglia dell’hard rock e del metal.

Questa volta si vola nel regno Unito e precisamente a Wolverhampton, casa degli Iconic Eye, fondati dal chitarrista Greg Dean prima come progetto personale poi, col tempo, trasformatisi in band a tutti gli effetti.
Il primo album intitolato Hidden In Plain Sight, uscito due anni fa, vedeva all’opera due cantanti, Lee Small (Shy, Snowfall, Skyscraper) e Tim Dawkes, mentre dopo due anni la band britannica torna in pista con questo nuovo lavoro intitolato Into The Light che vede un cambio importante dietro al microfono, dove troviamo la cantante Jane Gillard a rendere ancora più melodica la proposta del gruppo di Greg Dean.
Into The Light è composto da undici brani di hard rock melodico, a tratti pomposo, in altri frangenti più diretti ma sempre legato al sound di scuola britannica nelle tracce dove le tastiere sono protagoniste, divenendo più americano quando la band decide di indurire il suono quel tanto che basta per tornare agli anni ottanta ed alla lezione impartita dei gruppi della West Coast.
La Gillard, in possesso di una voce perfetta per il genere, non fa certo rimpiangere i due bravi cantanti che l’hanno preceduta e l’album nella sua interezza si fa apprezzare.
Manca forse il brano trainante, quello che negli anni d’oro sarebbe stato l’hit da un milione di dollari (o in questo caso, di sterline) ma in generale Into The Light mantiene un songwriting di buon livello e degno di un ascolto interessato da parte del fans dell’hard rock melodico.

Tracklist
1.Am I the One
2.You Make It
3.Those Tears Won’t Last
4.Let It Rain Down
5.Black Country Lady
6.Better Place
7.Black Heart
8.All She Needed
9.Thanks for the Memories
10.Don’t Stop Me From Leaving
11.Never Get Through the Night

Line-up
Jane Gillard – Vocals
Greg Dean – Guitars, Keyboards
Robin Mitchard – Guitars
Michael Dagnall – Bass
Adrian Scattergood – Drums

ICONIC EYE – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Múm Finally We Are No One
    by Gabriella Capraro on 11 Settembre 2025 at 17:46

    Múm Finally We Are No One, pubblicato dalla FatCat Records nel 2002, è un emblematico esempio di come la trasformazione, alle volte, rappresenta una dolce e rivoluzionaria evoluzione.

  • Zatokrev Bring mirrors to the surface
    by Massimo Argo on 11 Settembre 2025 at 14:29

    Dopo dieci anni da “Silk Spiders Underwater…” tornano gli svizzeri Zatokrev con un disco che pulsa fortissimo, un piccolo capolavoro di post metal e post hardcore

  • Garrett Sparrow – RAMBO
    by Leonardo Pulcini on 9 Settembre 2025 at 15:23

    Garrett Sparrow, Sfogliare “RAMBO” è come aprire il quaderno di un liceale: scarabocchi, pensieri confusi e sentimenti a cui dare un nome. Ma a scuola conclusa, sarebbe un peccato buttarlo.

  • The Saint & la Bestemmia present: Adventure with the Saint Episode n°54
    by Il Santo on 8 Settembre 2025 at 16:22

    Oggi ascoltiamo: Johnny Brunette Trio, Bad Brains, Von Masoch, The Sons of Hercules, Nations on Fire, The Cannibals, The Flowers, The Crawdaddys, Thee Hypnotics, Man or Astro-Man, No Trend, The Bad Beats, Das Klown, The Sore Losers, Dee Rangers, Witchdoctors

  • Hüsker Dü, in arrivo un box set dal vivo
    by Reverend Shit-Man on 6 Settembre 2025 at 20:30

    Continua l’opera meritoria della Numero Group, label specializzata in ristampe e restaurazioni tra gli archivi di band fondamentali del post–hardcore americano degli anni Novanta (Karate, Unwound, Codeine e altre) e in generale di altre formazioni indie rock, con l’obiettivo di ridare vita e pubblicare chicche inedite e altre registazioni perdute o dimenticate, o mai pubblicate.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »