Il Vuoto – Weakness

Nuovo progetto italiano dedito al funerale doom, Il Vuoto si rivela una graditissima novità in un settore specifico nel quale la produzione nel nostro paese non è mai stata particolarmente ricca.

Anche se, come influenze dichiarate in partenza, vengono citati tra gli altri nomi come Shape Of Despair e Nortt, diciamo che le due band in questione, piuttosto che una vera e propria fonte di ispirazione costituiscono, con i rispettivi stili piuttosto distanti tra loro, una sorta di spettro sonoro entro il quale Il Vuoto si muove .
Anche se la sensazione è che si tratti di una one man band, di questa entità sappiamo poco o nulla a livello di musicisti coinvolti (un po’ come gli Ea, peraltro altra band il cui imprinting affiora talvolta nei brani), salvo che la voce è affidata all’ospite Jurre Timmer degli olandesi Algos.
Poco male, visto che qui, come deve essere, ciò che conta è la musica, elemento che viene espresso in quest’occasione a livelli sorprendentemente ragguardevoli.
Se la propensione, per Il Vuoto, è naturalmente rivolta verso un funeral atmosferico, non mancano però i momenti più aspri uniti ad altri dai tratti post metal così che, al termine dell’ascolto, si può affermare tranquillamente che l’approccio al genere della band italiana è sicuramente personale proprio in virtù delle diverse sfaccettature offerte in un ambito in cui di solito, invece, prevale un’ottundente (per quanto gradita agli appassionati) monoliticità.
Sonorità più tenui e malinconiche, con ampie aperture di chitarra e tastiera, contraddistinguono l’opener And Night Devours Me, ma vengono spazzate via da un episodio dall’incedere pachidermico e minaccioso come The Harvest, forse il brano più autenticamente collocabile nel filone funeral dell’intero album assieme alla successiva Sea Of Emptiness, traccia che per quanto mi riguarda costituisce uno dei picchi compositivi dell’album, segnata com’è da una melodica drammaticità che si snoda nella sua prima metà prima di lasciare repentinamente spazio ad un delicato arpeggio.
Il bell’intermezzo srumentale And Night Took Her introduce la breve Through Mirrors I Saw the Ghost of Me, resa disperatamente intensa anche dalla prova notevole di Timmer; I, Essence of Nothingness, che è un altro momento cardine del lavoro, viene dominata da un lavoro chitarristico di matrice solista davvero pregevole, capace di condurre il brano in quegli alvei malinconici dai quali è impossibile uscire indenni.
Closure XXVII è in pratica una lunga outro atmosferica posta a suggello di un’opera di enorme pregio, che va colmare parzialmente “il vuoto” (mi scuso per l’inevitabile gioco di parole) in un sottogenere del doom che in Italia non ha una tradizione consolidata anche se le ottime band non mancano, pur se nessuna di queste può essere considerata “funeral” nel senso più autentico del termine (Consummatum Est, Urna, Malasangre, Plateau Sigma, In Lacrimaes Et Dolor, senza dimenticare i grandi Void Of Silence). Ma, al di là delle etichette che in fondo lasciano il tempo che trovano, e considerando che il progetto ha preso vita solo in questo 2015 con l’uscita di due demo parzialmente confluiti in Weakness, non si può che restare piacevolmente stupiti dal manifestarsi di questa nuova splendida realtà musicale, protagonista di una delle prove più convincenti ascoltate di recente.

Tracklist:
1. And Night Devours Me
2. The Harvest
3. Sea of Emptiness
4. And Night Took Her
5. Through Mirrors I Saw the Ghost of Me
6. I, Essence of Nothingness
7. Closure XVII

IL VUOTO – Facebook

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Orrendo Subotnik – Orrendo_3
    by Il Santo on 10 Ottobre 2025 at 8:36

    Una recensione sincera e appassionata di Orrendo_3 degli Orrendo Subotnik: un viaggio tra hardcore diretto, emocore viscerale e canzoni che parlano di amore, rabbia e anarchia. Viva il non lavoro, viva la musica autentica.

  • The Boojums
    by Enrico Mazzone on 9 Ottobre 2025 at 16:49

    Se siete appassionati di punk rock energico, con un tocco di nostalgia per il sound degli anni ’80 e una vena di ribellione, i The Boojums sono sicuramente una band da scoprire e seguire.

  • Collettivo Mangiatutto Futuro Paguro
    by Massimo Argo on 8 Ottobre 2025 at 16:10

    Questo disco è una festa collettiva, un atto di vita storta e senza freni, una rivolta contro la morte che è ovunque, una festa che coinvolge tutto e tutti, un’allegria che a volte diventa lacrime, un’ottima occasione per abbracciarsi sopra e sotto il palco come in “Abbracci”.

  • :: ACUFENI :: FASTIDI AURICOLARI CONTEMPORANEI #33
    by Marco Valenti on 7 Ottobre 2025 at 15:06

    Un viaggio tra emozioni e suoni: dai Falling Leaves e il loro doom malinconico, alla poesia mediorientale di Ghazel, fino ai mondi mistici di Ljungblut, Träume e Tristwch Y Fenywod.

  • The Queen Is Dead Volume 167 – Patristic, Nepal Death, Panopticon
    by Massimo Argo on 7 Ottobre 2025 at 14:33

    Puntata davvero ricca, black death metal patristico, hippies psichedelici in viaggio per Kathmandu e un bellissimo disco di folk dal profondo delle foreste del Minnesota.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »