Inanimate Existence – Underneath A Melting Sky

Finalmente una band di technical death metal che, oltre a sfoggiare una tecnica invidiabile, ci riserva un concentrato di digressioni progressive ricamate da melodie sufficienti quanto basta, almeno, per non far perdere l’attenzione a chi ascolta.

Attivi dal 2010 nella zona della famosa Bay Area californiana, giungono al quarto album i deathsters Inanimate Existence, addirittura a meno di un anno dal precedente lavoro intitolato Calling For A Dream.
Archiviata la copertina fantasy che poco ha a che fare con la musica del quartetto, ma più utile forse al nuovo album di una qualsiasi band power metal, Underneath A Melting Sky ci investe con la sua intricata forza estrema, valorizzata da buone melodie ed un gusto progressivo evidenziato dalle sfumature orchestrali che attraversano molti dei brani che compongono l’album.
Niente di nuovo o clamoroso, ormai il genere non fa più notizia e i gruppi formati da talentuosi musicisti estremi spuntano come funghi, ma alla base dell’ultimo disco del gruppo statunitense c’è la voglia di non andare oltre le regole di uno spartito completamente avulso da tecnicismi fine a sé stessi di molti loro colleghi.
In Moonlight I Am Reborn, Blood of the Beggar o The Djinn, gli Inanimate Existence valorizzano l’ottima tecnica strumentale con un songwriting ben calibrato, offrendo un prodotto estremo comunque assimilabile anche da chi preferisce il death metal classico e tenendo nel dovuto conto l’essenziale forma canzone.
Dopo le ultime prove deludenti da parte di gruppi anche più conosciuti della band californiana, Underneath A Melting Sky risulta una piccola ventata di aria fresca in un genere che ultimamente appariva sempre più asfittico.

Tracklist
1.Forever to Burn
2.Underneath a Melting Sky
3.In Moonlight I Am Reborn
4.Blood of the Beggar
5.The Old Man in the Meadow
6.The Djinn
7.The Unseen Self
8.Formula of Spores

Line-up
Cameron Porras – Guitar, Vocals
Scott Bradley – Bass, Vocals
Ron Casey – Drums

INANIMATE EXISTENCE – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Reverend Beat-Man & Milan Slick – Death crossed the street
    by Reverend Shit-Man on 11 Novembre 2025 at 21:00

    Quando la guida spirituale del Reverend(o) Beat-Man chiama a raccolta, il suo discepolo (Reverend) Shit-Man risponde all’appello. Il vulcanico e “blasfemo” one-man band svizzero Reverend Beat-Man (nato nei Sixties della “estate dell’amore”, voce, chitarra e grancassa, e dal 1992 in missione per conto del clerock’n’ roll, in giro per il mondo a predicare il Verbo

  • GIÖBIA – X-ÆON
    by Marco Valenti on 11 Novembre 2025 at 11:14

    Recensione di X-ÆON dei Giöbia: psichedelia visionaria, suite La Mort de la Terre e un viaggio sonoro che fonde anni ’70 e ricerca contemporanea.

  • :: ACUFENI :: FASTIDI AURICOLARI CONTEMPORANEI #36
    by Marco Valenti on 10 Novembre 2025 at 16:57

    Cleaning Women vs Gridfailure vs Heathe vs Horror Within vs NosoKoma. Sono questi cinque nomi che si contenderanno la vittoria della battle royal che caratterizza l'episodio numero trentasei di :: acufeni ::

  • The Queen Is Dead Volume 175 – Dying Remains, Moonspell, Mystic Circle
    by Massimo Argo on 10 Novembre 2025 at 10:24

    Dal debutto brutale dei Dying Remains al capolavoro orchestrale dei Moonspell fino all’occulto dei Mystic Circle: scopri tre uscite imperdibili raccontate da In Your Eyes Ezine, tra death, dark e black metal.

  • Nadya Albertsson – Half Silk Half Blade
    by Leonardo Pulcini on 7 Novembre 2025 at 9:44

    Nadya Albertsson nel suo album di debutto si trova di fronte a un bivio: essere noi stessi o come ci vogliono gli altri? Lei sceglie di seguire l'istinto, in un progetto freschissimo tra R&B e jazz.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »