Johansson & Speckmann – Edge of the Abyss

La collaborazione tra Rogga Johansson e Paul Speckmann, degli storici deathsters americani Master, iniziò con un brano inserito nel primo lavoro dei Megascavenger, Descent of Yuggoth del 2012.

Da allora i due musicisti decisero di iniziziare una collaborazione che portò al primo lavoro uscito l’anno dopo ed intitolato Sulphur Skies.
Lo storico vocalist e bassista americano, in coppia con lo stakanovista dell’old school death metal, accompagnati in questo progetto dal drummer Brynjar Helgetun, diedero un seguito a quell’album lo scorso anno con l’ottimo Mask of the Treacherous, e la cosa sembrava fermarsi qui, anche per le decine di progetti in cui il musicista svedese si è imbarcato in questo ultimo anno e mezzo.
Invece, a sorpresa, esce il terzo lavoro di questa intercontinentale coppia del metal estremo licenziata dalla Soulseller records ed intitolata Edge Of The Abyss.
Come tradizione l’album supera a malapena la mezz’ora di durata, e il death metal old school trattato dal combo rispolvera certe sonorità thrashy e hardcore facendone una perfetta via di mezzo tra la tradizione scandinava e quella più intransigente americana.
Sicuramente per il sottoscritto non il meglio della discografia johanssoniana ma, senza fraintendimenti, restiamo comunque su livelli qualitativi ottimi, specialmente per chi ama l’old school death metal dai rimandi hardcore.
Tra le devastanti parti ritmiche di cui è composto l’album troviamo accenni solistici di matrice nord europea, attimi di luce soffocate dalle atmosfere estreme di brani dall’alto tasso estremo come Misanthropy, The One They All Despised e Already In Disguise; la personalità ed il carisma di un’icona come Speckmann si fa sentire, il sound alla Massacre/Master lascia poco spazio all’anima scandinava del buon Rogga, un pregio per qualcuno, ma non per tutti.
Di tutte le proposte che coinvolgono Johansson, questa è forse la meno soddisfacente, pur rimanendo su livelli inarrivabili per almeno un gran numero di death metal band in giro per il mondo, ma per questo 2016 possiamo sicuramente accontentarci.
L’appuntamento è per il prossimo anno, anche se per presentarsi entro quattro mesi con un altro devastante album è uno scherzo da ragazzi.

TRACKLIST
1. Perpetuate The Lie
2. You’ve Stepped On A Dime
3. Misanthropy
4. Turn It Around
5. The Last Witness Is Barely Live
6. The One They All Despised
7. The Edge Of The Abyss
8. A Concept
9. Already In Disguise

LINE-UP
Brynjar Helgetun – Drums
Rogga Johansson – Guitars, Bass
Paul Speckmann – Vocals

JOHANSSON – SPECKMANN – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Intervista Macaco Cacao, dalla consolle al mondo.
    by Massimo Argo on 20 Novembre 2025 at 15:17

    Macaco Cacao, due dj che hanno una concezione molto particolare della musica, e che fanno cose molto originali.

  • E’ morto Nicola Vannini
    by Reverend Shit-Man on 20 Novembre 2025 at 9:00

    In un panorama dei necrologi musicali che, da almeno un decennio a questa parte, somiglia sempre più a una valle di lacrime, un altro triste avvenimento, in tal senso, va a funestare anche questo 2025. Nella giornata di ieri, infatti, ci ha lasciati, all'età di 65 anni, Nicola Vannini.

  • Frontiere Sonore – PUNTATA 06
    by Simone Benerecetti on 19 Novembre 2025 at 9:13

    Trasmissione radiofonica con Federico “il Deca” De Caroli e Simone Benerecetti. In scaletta: Federica Deiana, Cøldstar, G. Cistola & D. Germani, The Balboas, Jez Pike, Pink Butter, Jonathan Elias, Anthony Moore with AKA & Friends, Mephisto Walz, Angels of Libra (feat. Nathan Johnston).

  • The Queen Is Dead Volume 177- Dor, Lancasters, Evoken
    by Massimo Argo on 18 Novembre 2025 at 14:52

    Un approfondimento su tre dischi imperdibili: il viaggio introspettivo dei Dor, la psichedelia analogica dei The Lancasters e l’oscurità funeral doom degli Evoken. Analisi, atmosfere e suggestioni di tre opere che esplorano mondi sonori profondi e unici.

  • POISON RUIN – confrere
    by Enrico Mazzone on 18 Novembre 2025 at 10:32

    POISON RUIN - confrere : foreste, distese, spiragli di un passato remoto di punk-oi e anarco-punk almeno per i riff taglienti e ultrasonici.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »