Kapala – Infest Cesspool

Qualcuno si potrà chiedere come mai i dischi dei quali parliamo noi sono normalmente di buon livello o quanto meno degni di ascolto: forse perché siamo fortunati, visto che la maggior parte delle produzioni che ci vengono sottoposte sono oggettivamente valide, ma soprattutto perché, essendo costretti a tralasciare più di un lavoro meritevole d’attenzione, stante l’impossibilità di far fronte a tutte le richieste, riteniamo sia il caso di non disperdere energie occupandoci delle opere meno riuscite.

Però ogni tanto è il caso di fare un’eccezione, soprattutto quando il prodotto che ci viene sottoposto può rivelarsi fuorviante rispetto ad un certo modo di intendere uno stile o un genere musicale, specialmente per qualcuno che ci si dovesse imbattere per la prima volta.
Sappiamo tutti che non è certo a chi suona black metal che si richiede il confezionamento di album perfetti dal punto di vista delle sonorità e della registrazione, e non più di una settimana fa mi sono trovato ad esprimere un sincero apprezzamento per l’ ultimo disco dei Sortilegia, perfetto esempio di come il genere possa essere suonato in maniera “primitiva” e con una produzione definibile eufemisticamente lo-fi senza che venga meno la possibilità di godere appieno di quella che è la sua vera essenza
Ecco, quel lavoro, se confrontato con questo esordio degli indiani Kapala, sembra quasi un prodotto patinato: non nego che, all’ascolto delle prime note di Infest Cesspool, l’istinto sia stato quello di imprecare per l’improvvisa rottura delle cuffie, salvo poi rendermi conto che il problema risedeva altrove …
Questo terzetto asiatico tenta di mettere in scena un raw black metal così definibile solo nelle intenzioni, visto che il tutto sembra arrivare da una radiolina anni settanta malfunzionante, e ciò rende vana ogni possibile considerazione sulle capacità della band di esprimere un contenuto musicale che resta del tutto inintelligibile lungo i venti minuti dell’ep, chiusi da un outro il cui titolo, Atrocity Cacophony, sembra quasi esprimere una tardiva presa di coscienza.
Se poi l’intento dei Kapala è quello di far sembrare che il sound provenga direttamente dal pozzo nero (cesspool) da loro evocato, allora l’obiettivo è raggiunto, peccato però che tale operato non sia affatto rappresentativo né delle forme più true del black metal, sia soprattutto di una scena indiana che, anzi, si sta dimostrando negli ultimi anni una delle più vive e brillanti del continente in ambito estremo.
In buona sostanza, lo scopo essenziale di questa non-recensione era quello chiarire tale concetto; resta solo da augurarsi che lo “scarrafone” immortalato in copertina, volendolo identificare con i Kapala, possa essere oggetto in futuro di una metamorfosi opposta rispetto a quella di Gregor Samsa …

Tracklist:
1. Intro (To War)
2. Homosapiennihilation
3. Kapalik Hellstrike
4. Thermobarik Spear
5. A. K. S
6. Outro (Atrocity Cacophony)

Line-up:
V. I – Bass, Vocals
S – Drums
A.T – Guitars

KAPALA – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • E’ morto Gary “Mani” Mounfield
    by Reverend Shit-Man on 21 Novembre 2025 at 22:32

    Un altro orrendo lutto sconvolge la comunità mondiale del rock ‘n’ roll. E’ di queste ultime ore l’annuncio della scomparsa del bassista inglese Gary Mounfield, noto anche con lo stage name “Mani“. Aveva da poco compiuto 63 anni. La notizia è stata confermata dal fratello del musicista. Per il momento, le cause della sua dipartita

  • Davide Cedolin – Ligurian Pastoral Vol.II
    by Massimo Argo on 21 Novembre 2025 at 17:08

    Recensione di 'Ligurian Pastoral Vol. II' di Davide Cedolin: folk rurale ligure, chitarre acustiche e paesaggi sonori che curano, tra boschi, mare e natura.

  • :: ACUFENI :: FASTIDI AURICOLARI CONTEMPORANEI #36
    by Marco Valenti on 21 Novembre 2025 at 11:07

    Cleaning Women vs Gridfailure vs Heathe vs Horror Within vs NosoKoma. Sono questi cinque nomi che si contenderanno la vittoria della battle royal che caratterizza l'episodio numero trentasei di :: acufeni ::

  • Sūn Byrd – In Paradiso
    by Leonardo Pulcini on 20 Novembre 2025 at 19:00

    I Sūn Byrd portano il soul dal Nord Europa in un album che sa stranamente di Italia, di sud e feste al tramonto.

  • Intervista Macaco Cacao, dalla consolle al mondo.
    by Massimo Argo on 20 Novembre 2025 at 15:17

    Macaco Cacao, due dj che hanno una concezione molto particolare della musica, e che fanno cose molto originali.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »