Keys Of Orthanc – Dush agh Golnauk

Trattandosi di un esordio ci si potrebbe accontentare, anche se non sono pochissimi gli aspetti da migliorare, per evitare che le buone idee espresse da Dorgul vengano restituite in maniera oltremodo confusionaria.

Keys Of Orthanc è il nome di questa nuova one man band che si affaccia sulla scena black metal.

Come fanno ampiamente intendere monicker e titolo dell’album è l’immaginario tolkeniano a dominare a livello lirico nel lavoro del musicista del Québec (che per eliminare ogni fraintendimento si presenta come Dorgul).
L’interpretazione che ne deriva non può che risentire di tutto questo, per cui sono atmosfere per lo più epiche a caratterizzare l’opera, anche se le pulsioni pagan folk sono meno accentuate a favore di un incedere più malinconico.
A livello compositivo Dorgul si fa valere ma la produzione non è nitida come dovrebbe, per cui purtroppo gli spunti melodici non emergono come dovrebbero, soffocando per esempio le buone intuizioni dei due brani centrali Witchking e Mor Gashnum.
Trattandosi di un esordio ci si potrebbe accontentare, anche se non sono pochissimi gli aspetti da migliorare, per evitare che le buone idee espresse da Dorgul vengano restituite in maniera oltremodo confusionaria; d’altro canto, considerati i mezzi che mette a disposizione l’odierna tecnologia, ignorare questo aspetto non dovrebbe essere così complicato.

Tracklist:
1. Satum
2. Ringwraiths
3. Witchking
4. Mor Gashnum
5. The White Wizard
6. Outro

Line up:
Dorgul – All instruments, Vocals

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