Grazie alla reciproca collaborazione con la conduttrice radiofonica Mirella Catena, abbiamo la gradita opportunità di pubblicare la versione scritta delle interviste effettuate nel corso del suo programma Overthewall, in onda ogni domenica alle 21.30 su Witch Web Radio.
Questa volta Mirella ha intervistato Nequam, mente dell’esoterico progetto musicale The Magik Way.
MIRELLA Il progetto The Magik Way nasce nel 1996 ad Alessandria da un’idea di alcuni componenti dei Mortuary Drape, black metal band attiva già dal 1986; ci racconti com’è sorto l’intento di esplorare ancora più a fondo il lato esoterico della musica?
NEQUAM A quell’epoca avevamo dai 20 ai 24 anni di età e già da un po’ di tempo frequentavamo gli ambienti esoterici alessandrini. Ci sembrava arrivato il momento di esplorare nuovi territori musicali e a partire dal 1997, anno in cui abbiamo musicato il “Dracula” del regista teatrale Hermes Beltrame, non abbiamo più abbandonato l’idea di adottare un approccio alla scrittura non dissimile da quello dei compositori di musica applicata. Noi abbiamo maturato l’idea, al netto di 22 anni di attività, che le tematiche esoteriche necessitino di un ventaglio di suoni il più variegato possibile. Ad ogni storia, ad ogni tema, corrisponde il tentativo di trovare i suoni giusti, come se dovessero essi stessi tradurre dei colori o degli odori. Così è nata l’esigenza di creare concept album, ma anche di servirci di altre forme d’arte per il raggiungimento dell’obiettivo. Osservare i metodi di applicazione della musica nel mondo del teatro o dell’arte contemporanea ci ha aiutati molto.
MC Subito dopo la formazione, come ad affermare che The Magik Way non è solo musica ma qualcosa di più ampio e complesso, create “L’Ordine della Terra”, una fondazione che aggrega cultori dell’esoterismo che si confrontano su vari temi in totale anonimato. Potresti spiegare di cosa si tratta?
Risponde la dott.sa Roberta Rossignoli (L’Ordine della Terra):
Accomuna i membri dell’Ordine un regime psichico notturno. Ci guida, inconsciamente, da sempre, un pensiero mitico primordiale il quale ci insegna che la Natura, regolata dalla legge inesorabile della Necessità, è il regno della Morte. Ad ispirarci e condurci verso il suo grembo oscuro è l’ancestrale e archetipica spiritualità della Grande Madre, la Terra, che presiede al ciclo naturale di morte e rinascita: rifugio e nutrimento, sepolcro e culla, elemento primordiale da penetrare e scavare, materia primitiva, luogo del mistero, cavità ed anfratto, grembo abissale negli antichi culti misterici. In questa prospettiva, i misteri eleusini, l’orfismo, il pitagorismo, l’esoterismo sono percorsi di conoscenza e riflessione imprescindibili dove l’iniziazione è di per sè una morte simbolica, mimetica della catabasi di Demetra, della discesa nelle profondità ctonie della Grande Madre. Conoscere e riconoscere uno stato di coscienza originario, la cui realtà è eterno divenire, crescere e sfiorire, splendere per spegnersi, è un’indagine conoscitiva a circuito chiuso; è il nostro alambicco per un’alchimia interiore. Nella nostra claustrofilia, cultori di una religione della morte, intesa come ritorno al sè, come restituzione intima e profonda in un dialogo incessante con le leggi della natura, ci rivoltiamo contro maschere e menzogne per ritrovarci.
MC La band muove i primi passi nel mondo underground in maniera schiva, misteriosa, come a non volersi immediatamente rivelare al pubblico. Una sorta di rifiuto a concedersi totalmente? Come si svolgevano le prime esibizioni dei The Magik Way?
NEQUAM Le performance, specie nel periodo 2000-2010 non erano pubblicizzate ma rientravano in un’idea di happening improvvisato… i nostri punti di riferimento in quegli anni erano il Living Theatre, La Fura dels Baus, la più radicale Marina Abramovic del periodo pre-Ulai e un certo metodo “anarchico casuale”, per dirla alla John Cage. Non eravamo interessati a mostrarci, se non nell’atto creativo. Questo atteggiamento, molto lontano dall’idea classica di band (che fa concerti, realizza dischi, si mostra) ha comportato un sostanziale allontanamento dalle “scene”, se intese nell’accezione più tradizionale appunto. In realtà abbiamo prodotto tantissimo: in campo musicale (performance improvvisate, rumorismo, commenti sonori per mostre), pittorico (leggendarie le opere realizzate da Azàch, con sangue e bile di pollo, commentati da suoni disturbanti), numerose video-installazioni, performance sul limite umano, alla stregua della body art e i linguaggi post-human, ma sempre in chiave esoterica. Ogni nostro lavoro, musicale e non, ha sempre evidenziato il nostro desiderio e la nostra necessità di creare habitat, luoghi contenitore dove creare. Famigerati sono i siti dove siamo stati stanziali, in aree dismesse o sotterranee, vere e proprie scatole cosmiche, macchine teatrali dove agire indisturbati. Chiunque li abbia visti li ricorda come luoghi particolari, energetici, densi. La sperimentazione è continuata in quella chiave per circa 10 anni, sino al 2012 anno in cui Marco Cavallini (Sad Sun Music) e Francesco Palumbo (My Kingdom Music) non ci hanno contattati per riportarci alla produzione discografica, nel senso più o meno canonico.
MC Nel 2017 la grande svolt: in un Auditorium presentate il DVD Ananke, mostrandovi finalmente dopo vent’anni di mistero. Come mai questa decisione?
NEQUAM Ananke è un’opera importante. Intanto perché vede la partecipazione della dott. sa Alexandra Rendhell, medium e antropologa portatrice di un’energia positiva e potentissima. La sua presenza non è casuale, ma accade per i festeggiamenti durante il Ventennale dell’Ordine della Terra. Il suo lavoro, così come quello dell’illustre padre Magister Fulvio Rendhell, è stato di fondamentale importanza nella creazione dei The Magik Way. Sul DVD appare in qualità di voce monitante, impegnata nelle letture e citazioni selezionate dalla dott.sa Rossignoli. Inoltre presentiamo al pubblico una nostra nuova concezione, antitetica rispetto al passato dove ogni cosa era celata… e cioè mostrarsi in toto, manifestando la necessità di aprire il sipario, con l’obiettivo di essere visti. Il DVD è infondo una grande installazione a forma di quadrato, centripeta e avvolgente. Risente della perentorietà del titolo, laddove Ananke in greco indicava la forza esercitata dalla Natura nell’autodeterminarsi degli eventi.
MC Da allora cos’è cambiato nella band?
NEQUAM La nostra band è un organismo vivente in continua mutazione. In 22 anni nessun membro ha abbandonato sbattendo la porta, ma talvolta sospendendo per esigenze personali. Ad oggi comunque, ogni membro partecipa, anche a distanza, ad ogni lavoro. Uniti da una grande amicizia e vivo desiderio di sperimentazione, siamo disposti a trasformarci, mutando strumenti, talvolta persino costruendoceli e in definitiva costruendo noi stessi. L’obiettivo è solo e sempre la resa finale. Da quando nel 2012 abbiamo ripreso l’attività discografica indubbiamente c’è più lavoro, anche di comunicazione. Non ci spaventa, lo facciamo (io in prima persona) con entusiasmo e ben consapevoli della fortuna che abbiamo ad avere un seguito di veri appassionati dai quali riceviamo rispetto e stima. Non smetteremo mai di ringraziarli per questo.
MC Come nascono i brani dei The Magik Way? C’è una fonte d’ispirazione costante per le vostre opere?
NEQUAM A seconda dell’opera. Il regno animale, la natura, l’introspezione: qualunque cosa possa risvegliare il nostro “daimon”. Attraverso le nostre opere noi poniamo domande a noi stessi. Creiamo scenari nel tentativo di descrivere le forze che ci circondano e che di tanto in tanto ci compenetrano.
MC Chi scrive la musica e i testi?
NEQUAM La musica la scrivo io (salvo alcune eccezioni, ad esempio l’uso dell’improvvisazione). Ho un approccio, specie ultimamente, molto essenziale. In casa ho uno studiolo dove compongo, dove realizzo sostanzialmente la pre-produzione. Il mio rapporto con la musica è a dir poco maniacale. Nonostante io abbia un lavoro, degli affetti, una vita come chiunque altro, quando sono in fase ideativa vivo in una dimensione alterata (o chissà, forse l’unica dimensione reale che io possa provare). Giorno, notte, ogni momento è buono per rimuginare. Potrei forse definirmi così: un rimuginatore di musiche, più che un autore! I testi invece possono provenire da me, come dall’Ordine della Terra (vedi nel caso dello Split-cd con i Malvento uscito il 23 dicembre) dove sono stati scritti da Roberta Rossignoli in prima persona. Credo sia pensiero comune in noi, il desiderio di utilizzare la lingua italiana in una chiave evocativa. Come i greci usavano le gutturali per descrivere qualcosa che sfuggisse al controllo dell’uomo, anche la lingua italiana è ribollente di termini possenti e schioccanti. Proviamo ad usarli, a tramarli, così da sempre.
MC Quali sono i progetti futuri della band? So che ci saranno parecchie novità.
NEQUAM Il 23 dicembre è uscito lo split-cd con i Malvento dal titolo Ars Regalis, un bellissimo esperimento di fusione tra due band che hanno in comune la voglia di sperimentare… e a tal proposito vorrei ringraziare Zin e i Malvento così come Roberto Mura dell’etichetta Third I Rex, tutte persone molto in gamba con le quali è stato bello creare! Un lavoro a quattro mani incentrato sul tema del Mercurio Alchemico. Poi ci sarà, verso febbraio/marzo circa, un’altra sorpresa che però non posso proprio svelare, un altro esperimento che ci ha permesso di collaborare con un grande nome della musica oscura. E poi avremo i restanti mesi del 2019, dove saremo impegnati nella registrazione del disco nuovo. Insomma, ne vedrete e sentirete delle belle!
MC C’è un sogno, o forse è meglio dire un obiettivo che vi siete prefissi e che vorreste si realizzasse con la musica?
NEQUAM Il nostro unico sogno è sempre stato di poter fare al meglio quello che stiamo facendo ora. Speriamo di poter continuare così, con qualcuno disposto ad emozionarsi ascoltando la nostra musica. Sinceramente non chiediamo di meglio.
MC Grazie di essere stato con noi
NEQUAM Grazie a voi per lo spazio concessoci, un saluto e un abbraccio a tutti quelli che ci seguono.