Leathermask – Lithic

Un’altra band nostrana si presenta sul mercato underground con un full length nuovo di zecca e lo fa tramite l’attiva label greca Sleaszy Records.

Questa volta siamo nei territori del thrash metal old school di scuola americana, con qualche spunto heavy ma in toto debitore del periodo tra gli anni ottanta e le prime avvisaglie di quello successivo.
Heavy metal statunitense nato tra i monti del trentino, precisamente a Pergine Valsugana, dall’incontro di Alvise Osti, Alessandro Buono e Valerio Luminati con il batterista Marco Gambin nel 2011, per dare i primi frutti nel 2013 con l’uscita del demo The Key.
Gli ultimi tempi sono stati di grande dispiego di energie per i Leathermask con l’entrata in studio per la registrazione del primo album, un cambio di line up con lo storico bassista Alessandro Buono che ha lasciato la band sostituito da Federico Fontanari (Spanner Head, Bullet-Proof) e la firma per la Sleaszy Records, che si prende cura di Lithic.
L’album è composto da otto brani per cinquanta minuti abbondanti di metal tradizionale, come già espresso, legato alla scuola statunitense, niente di più e niente di meno, ma nel complesso ben fatto con qualche ottima idea e pochi difetti (l’uso della voce, adatto ad un approccio più diretto), mentre il sound del gruppo sovente si lascia prendere da ottime divagazioni strumentali che valorizzano il gran lavoro strumentale del quartetto (Lede Mas, nove minuti di metal pesante e a tratti progressivo).
Ed è infatti nelle cavalcate strumentali che il gruppo da il meglio di se, la musica prodotta richiama le band storiche dell’heavy/thrash e brani come A Blasted Heath e The Dusk esprimono una notevole capacità di imprimere al sound una marcia in più.
I musicisti sanno il fatto loro, ed il livello tecnico è molto alto, così come un songwriting sopra la media per una formazione al debutto, così che Lithic si rivela un album consigliato ai fans del thrash metal old school e, in generale, ai metallari dai gusti classici di estrazione heavy.

TRACKLIST
1. The Cyclops
2. Motherfucker(s)
3. Struggle
4. Lede Mas
5. Inside-Burnt Generation
6. A Blasted Heath
7. The Dusk
8. Noise

LINE-UP
Valerio Luminati: Vocals
Alvise Osti: Guitar and backing vocals
Federico Fontanari: Bass and backing vocals
Marco Gambin: Drums

LEATHERMASK – Facebook

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • The Queen Is Dead Volume 173 – Sothoris, Gjallarhorn’s Wrath,Vígljós
    by Massimo Argo on 31 Ottobre 2025 at 14:18

    Puntata interamente metallica, si parte con il black\death dei polacchi Sothoris, si continua con i catalani Gjallarhorn’s Wrath e il loro black metal sinfonico, per finire a Basilea con gli apicoltori balck metal Vigljós.

  • Soul Sugar meets Dub Shepherds – Blue house rockin’
    by Massimo Argo on 30 Ottobre 2025 at 18:29

    Soul Sugar e i Dub Shepherds confezionano un prodotto quasi perfetto, piacevole, sensuale e musicalmente ricchissimo, dove il levare esplora e si connette con altre dimensioni musicali, mostrando che alla fine è la buona musica che scalda e fa bene la cosa più importante, al di là delle etichette e dei recinti musicali.

  • The Queen Is Dead Volume 172 – The Other, Sir Richard Bishop
    by Massimo Argo on 30 Ottobre 2025 at 10:16

    The Other, Sir Richard Bishop, Horrorpunk da un gruppo storico del genere, e chitarre tra gli Usa e l'India.

  • James Senese
    by Massimo Argo on 30 Ottobre 2025 at 7:57

    Tributo a James Senese, sassofonista leggendario e simbolo della musica napoletana. Dalle origini difficili ai Napoli Centrale, dalle collaborazioni con Pino Daniele a una carriera solista rivoluzionaria: biografia, discografia e ricordo di un gigante della musica italiana.

  • Hannah Jadagu – Describe
    by Leonardo Pulcini on 29 Ottobre 2025 at 17:53

    Eremita in una foresta incantata, per Hannah Jadagu il tempo smette di scorrere mentre scrive un album catartico, arrivato da un altra dimensione per scavarci dentro.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »