Leprous – Live at Rockefeller Music Hall

E giunse per progsters norvegesi Leprous il momento di immortalare la loro musica in un monumentale cd/dvd dove finalmente il loro talento viene nobilitato, sia nel supporto audio che video.

Analizzare un live non è così facile, una volta il classico live album che arrivava per fotografare il periodo di maggior successo di una band era supportato solo dal supporto audio, oggi i live si sprecano, ed i dvd che aggiungono la bellezza virtuale nel vedere lo spettacolo nella sua interezza non fanno più notizia, a meno che non si tralascino le solite band da un dvd all’anno e ci si regali qualcosa di unico come Live at Rockefeller Music Hall dei Leprous.
Quattro capolavori in studio nel giro di sei anni con i primi due assolutamente clamorosi (Tall Poppy Syndrome e Bilateral) e gli ultimi (Coal e The Congregation dello scorso anno) a confermare la maturità artistica e l’enorme talento dell’immenso Einar Solberg e compagni, la band come saprete ha trascorsi estremi e si sente, ancora di più in sede live, dove i suoni (straordinari) sono inevitabilmente induriti e l’atmosfera dark apocalittica di molte composizioni è accentuata nel supporto video dalla scenografia scarna ma spettacolare.
Con due ospiti d’eccezione, come il vecchio batterista Tobias Ørnes Andersen e sua maestà Ihsahn, con cui la band ha collaborato alle opere in studio, lo spettacolo progressivo di questo live tocca vette espressive altissime , altalenando momenti di bellissima musica estrema ad atmosfere dark progressive, ipnotizzati dalla voce fuori categoria di Solberg, un marziano per interpretazione e calore che emana, mentre il freddo glaciale di molti passaggi al limite del black travolgono l’ascoltatore in un turbinio di synth originalmente moderni e la lucida perfezione del battito delle bacchette sulle pelli di Baard Kolstad.
La band dà molto spazio all’ultimo lavoro che viene eseguito in quasi tutta la sua interezza e dove spiccano, nella magia dall’attimo, la stupenda Slave e The Flood che apre il concerto.
Un album perfetto in tutti i dettagli, una performance fuori dagli schemi ed un finale lasciato al capolavoro Contaminate Me, spettacolarizzata dal duetto tra Solberg e Ihsahn e che regala l’ultima della marea di emozioni che i Leprous sanno regalare anche e soprattutto dal vivo.
Questo live consacra la band come nome cardine di un certo modo di fare musica progressiva nel nuovo millennio, ignorare la musica dei Leprous è peccato mortale soprattutto se si è amanti del nuovo progressive, band dal valore qualitativo enorme.

TRACKLIST

Disc 1
1.The Flood
2.Foe
3.Third Law
4.Rewind
5.The Cloak
6.Acquired Taste
7.Red
8.Slave
9.The Price
10.Moon
11.Down
12.The Valley
13.Forced Entry
14.Contaminate Me

Disc 2
1.Behind the Scenes
2.Slave (Lyric Video)
3.Restless (Video Clip)
4.The Cloak (Video Clip)
5.The Price (Video Clip)
6.Leprous at Rockefeller 13 Years Earlier

LINE-UP
Tor Oddmund Suhrke – Guitars, Vocals (backing)
Einar Solberg – Keyboards, Vocals (lead)
Øystein Landsverk – Guitars, Vocals (backing)
Baard Kolstad – Drums

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