Movimento cerebrale continuo per una band che dà il meglio nelle jam sessions.
L’Ira Del Baccano è semplicemente uno dei migliori gruppi italiani nell’ambito psych rock: le loro canzoni sono lunghi viaggi, riproduzioni di tessuti multimolecolari di note, sequenze di un dna musicale che parte dai Grateful Dead ed atterra negli Hawkwind, passando per la mutazione dei Black Sabbath.
Nati come Loosin’ O’ Frequencies da Alessandro “Drughito” Santori e Roberto Malerba, i nostri incidono un mini cd prodotto da un certo Paul Chain (che, se andiamo a ben vedere, ha influenzato gli ultimi venti anni di musica underground italiana ) e, nel 2006, si trasformano in un gruppo strumentale cambiando nome in L’Ira Del Baccano.
Nell’estate del 2008 il gruppo pubblica il primo album “Si Non Sedes Is … Live”, una jam dal vivo di 56 minuti che impressiona davvero molto. Il disco è in free download sul loro sito e rende benissimo l’idea di cosa sia questa band.
L’Ira Del Baccano è continuo movimento, un tendere alla spiritualizzazione della musica, un viaggio psicotonico; si potrebbe dire che fanno psych prog poiché, sebbene partano dalla cultura della jam session, i ragazzi inseriscono intarsi di prog davvero notevoli.
Terra 42 al momento è questo, ma potrebbe presto mutare cambiando forma, e dovrete essere voi a completare il processo all’interno della vostra testa.
Un disco che non annoia mai, anzi è da sentire e risentire più volte, come quando si notano particolari nuovi e mai notati prima nella strada che fate per tornare a casa, una continua scoperta, un viaggio che apre la mente verso una nuova direzione.
Ci sono movimenti come The Infinite Improbability Dive, di 33 minuti, ispirato a “Guida Galattica Per Autostoppisti” di Douglas Adams, che è davvero un infinito viaggio galattico; in mezzo troviamo Sussurri Nel Bosco Di Diana, il pezzo più prog e suadente del disco, che si muove nella seconda parte dopo una prima di placida fermezza.
Chiude questa opera psicoattiva Volcano, quattordici minuti e rotti di fratture, ricomposizioni e nuove proliferazioni.
Un grande disco, pieno di prati e pianeti dove riposare il nostro stanco cervello e poter riscoprire una nuova Terra, che potrebbe essere proprio la 42.
Ancora per favore.
Tracklist:
1 The Infinite Improbability Drive Part 1
2 The Infinite Improbability Drive Part 2 & 3
3 Sussurri… nel Bosco Di Diana Part 1 & 2
4 Volcano X 13
Line-up:
Alessandro “Drughito” Santori – Chitarra e Baccano
Roberto Malerba – Chitarra e Synth
Sandro “Fred” Salvi – Batteria
Luca Primo – Basso