Lords Of The Trident – Shadows From The Past

Una raccolta di brani che riesce a mantenere alta l’attenzione dell’ascoltatore grazie ai tanti momenti melodici in un contesto metallico supportato da un buon songwriting, anche se l’album precedente era baciato da un maggiore stato di grazia che influisce sul giudizio comunque positivo di questa nuova prova.

L’ultimo lavoro uscito tre anni fa, era un autentico gioiellino metallico, duro, melodico, a metà strada tra il power metal e le più tradizionali sonorità heavy classiche.

Sto parlando di Frostburn, bellissimo lavoro dei Lords of The Trident, simpatica e bravissima band del Wisconsin, dal sound che di americano ha poco o nulla ed invece ha molto dell’heavy europeo.
Mai troppo power, il metal del quintetto guidato dal vocalist Fang VonWrathenstein si rivela una bella sorpresa per i fans dei suoni classici di scuola tedesco/britannica, con una band che non prendendosi troppo sul serio diverte tra citazioni ed ispirazioni che non possono non far saltare sulla poltrona i defenders incalliti.
Shadows From The Past è il quarto lavoro sulla lunga distanza per gli statunitensi: niente di nuovo ma convincente sotto il cielo di un Wisconsin illuminato da lampi e tuoni metallici e riflessi accecanti di lucide spade.
Una raccolta di brani che riesce a mantenere alta l’attenzione dell’ascoltatore grazie ai tanti momenti melodici in un contesto metallico supportato da un buon songwriting, anche se l’album precedente era baciato da un maggiore stato di grazia che influisce sul giudizio comunque positivo di questa nuova prova.
Chitarre che si incendiano in solos e passaggi heavy metal lasciano spazio a cavalcate power di scuola Helloween; ottimo è l’uso dei chorus dal flavour epico e dal buon appeal, mentre il singer conferma di essere cantante perfetto per la musica suonata e la sezione ritmica fa il suo sporco lavoro al meglio, alternando parti telluriche ad accelerazioni che trovano le loro origini tra le vie di Amburgo a metà degli anni ottanta.
L’opener Death Dealer parte come un treno e deraglia nella tellurica e melodica Zero Hour, la bellissima Figaro porta con sé sfumature progressive, mentre The Party Has Arrived fa da preludio alla più moderna Reaper’s Hourglass.
Sono questi i pezzi forti che i Lords Of The Trident mettono in campo per uscire vincitori da questa ennesima prova, che non deluderà sicuramente gli amanti del genere, anche se Frostburn, come scritto, rimane il loro album migliore.

Tracklist
1.Death Dealer
2.Zero Hour
3.Tormentor
4.Burn It Down (With Fire)
5.Figaro
6.The Party Has Arrived
7.Brothers of Cain
8.Reaper’s Hourglass
9.Chasing Shadows
10.The Nameless Tomb
11.The Gatekeeper
12.Cross the Line
13.Desolation (Haze of the Battlefield Pt. 2)
14.Fire and Sand

Line-up
Fang VonWrathenstein – Lead Vocals
Baron Taurean Helleshaar – Lead Guitar
Asian Metal – Lead Guitar
Pontifex Mortis – Lead Bass
Master “Herc” Hercule Schlagzeuger – Lead Drums

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