Lucid Dream – The Eleventh Illusion

I Lucid Dream sono una band proveniente dalla mia provincia (Genova) capitanata dal chitarrista Simone Terigi e arrivano al secondo album dopo l’esordio del 2011 intitolato “Visions From Cosmos” e una parentesi solista di Simone del 2012 (“Rock Meditations”).

I quattro ragazzi liguri sfornano un album tecnicamente ineccepibile, dalla marcata personalità, un hard rock che si perde in digressioni prog ma tendendo più di una mano al blues, quello energico degli Zeppelin, ma sopratutto di Free e Bad Company, con un vocalist (Alessio Calandriello), in grado di far le veci di quello che, se non fosse mai esistito Robert Plant, sarebbe stato il più grande vocalist hard blues di sempre, Paul Rodgers.
L’album si apre con un intro ( The Way of 7M ) recitata da Beatrice Schiaffino, che sarà protagonista anche nell’outro, e lasciando poi che la chitarra di Simone ci introduca al mondo dei Lucid Dream, con un classico brano hard rock, dove il chitarrista mette subito a disposizione la sua tecnica impreziosendo la song di bellissimi assoli.
Come la precedente Evolution, Leave Me Alone mantiene le stesse coordinate, ma tra i solchi di questa song si riscontrano rimandi al blues che, nei brani a venire, sarà il quid in grado di rendere questo lavoro un must.
River Drained è una ballad dove appare un sax e ricorda la “Another Day” del capolavoro Images and Words” targato Dream Theater, e arriva prima di uno dei capolavori dell’album, The Lightseeker, introdotta da una chitarra prog: il brano si sviluppa su ritmiche intricate dove basso (Gianluca Eroico) e batteria (Paolo Raffo) sfoggiano una gran prova e la chitarra di Terigi, ispiratissima, ricama assoli settantiani con Calandriello che incanta con vocalizzi da cantante di razza.
Back To Cosmos 11, accenno al primo album, è ancora hard rock fluido, godibile già dal primo ascolto, mentre Two Suns In The Sunrise, ballad tutt’altro che scontata, porta con sè la leggera brezza del delta del Mississippi e fa scorrere brividi sull’ascoltatore di turno.
Ci sarebbe già da trastullarsi con quello che la band fin qui ha regalato, se non fosse che mancano all’appello due song splendide: Black, apice del lavoro, dove Il prog metal moderno rincorre l’hard rock settantiano, con tutta la band sugli scudi, un songwriting eccelso e il vocalist che si supera dando vita ad una prova sontuosa e drammatica, con picchi vocali degni di un signore inglese perso nel profondo porpora.
La title-track viaggia ancora su queste strade, più veloce, meno varia strutturalmente, ma altrettanto bella ed essendo praticamente l’ultimo brano (Pulse of Infinity è uno strumentale atmosferico, seguito dal brano recitato) i Lucid Dream mettono in tavola tutte le loro carte e da band scafata si congedano con una prova maiuscola.
Gran lavoro, maturo, per niente scontato, fruibile ma allo stesso tempo intenso, caldo e molto emozionale, suonato da bravissimi musicisti tra i quali spicca il talento di un vocalist che permette alla musica della band di penetrare l’animo dell’ascoltatore.
La musica dei Lucid Dream fa bene all’anima.

Tracklist:
1. The Gates of Shadow
2. Evolution
3. Leave Me Alone
4. River Drained
5. The Lightseeker
6. Back to Cosmos11
7. Connections
8. Two Suns in the Sunrise
9. The Song of the Beyond
10. Black
11. The Eleventh Illusion
12. The Pulse of Infinity
13. The Way of 7M

Line-up:
Gianluca Eroico – Bass
Paolo Raffo – Drums
Alessio Calandriello – Vocals
Simone Terigi – Guitars

LUCID DREAM – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Múm Finally We Are No One
    by Gabriella Capraro on 11 Settembre 2025 at 17:46

    Múm Finally We Are No One, pubblicato dalla FatCat Records nel 2002, è un emblematico esempio di come la trasformazione, alle volte, rappresenta una dolce e rivoluzionaria evoluzione.

  • Zatokrev Bring mirrors to the surface
    by Massimo Argo on 11 Settembre 2025 at 14:29

    Dopo dieci anni da “Silk Spiders Underwater…” tornano gli svizzeri Zatokrev con un disco che pulsa fortissimo, un piccolo capolavoro di post metal e post hardcore

  • Garrett Sparrow – RAMBO
    by Leonardo Pulcini on 9 Settembre 2025 at 15:23

    Garrett Sparrow, Sfogliare “RAMBO” è come aprire il quaderno di un liceale: scarabocchi, pensieri confusi e sentimenti a cui dare un nome. Ma a scuola conclusa, sarebbe un peccato buttarlo.

  • The Saint & la Bestemmia present: Adventure with the Saint Episode n°54
    by Il Santo on 8 Settembre 2025 at 16:22

    Oggi ascoltiamo: Johnny Brunette Trio, Bad Brains, Von Masoch, The Sons of Hercules, Nations on Fire, The Cannibals, The Flowers, The Crawdaddys, Thee Hypnotics, Man or Astro-Man, No Trend, The Bad Beats, Das Klown, The Sore Losers, Dee Rangers, Witchdoctors

  • Hüsker Dü, in arrivo un box set dal vivo
    by Reverend Shit-Man on 6 Settembre 2025 at 20:30

    Continua l’opera meritoria della Numero Group, label specializzata in ristampe e restaurazioni tra gli archivi di band fondamentali del post–hardcore americano degli anni Novanta (Karate, Unwound, Codeine e altre) e in generale di altre formazioni indie rock, con l’obiettivo di ridare vita e pubblicare chicche inedite e altre registazioni perdute o dimenticate, o mai pubblicate.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »