Mattia Gosetti – Il Bianco Sospiro Della Montagna

A tratti epico, Il Bianco Sospiro Della Montagna, cresce col passare dei minuti ed accentua la vena drammatica della storia, le sinfonie si fanno sempre più pressanti fino all’epilogo, dove non manca la speranza, quel mood positivo che dà la forza per ricominciare

Premessa: se siete appassionati di musica, cioè quella sublime ed emozionante sequenza di note che portano a sognare o per meglio dire, entrare in un mondo parallelo, che viaggia a fianco ma molto distante dalla, troppe volte, cinica e faticosa vita reale, allora quest’opera d’arte (perchè questo è) concepita da Mattia Gosetti, non potrà che esaltarvi, commuovervi, farvi vivere più di un’ora tra le delicate ma insidiose atmosfere montane: quei monti dove l’artista è nato e cresciuto e che vengono glorificate dal talento suo e dei musicisti protagonisti di questa opera tra tradizione e rock, folk e sinfonie, immersi nel paesaggio silenzioso e ovattato delle alpi bellunesi.

Il concept tratta la storia di un brigante ribelle, in lotta per la libertà del suo popolo e che tra le montagne combatte contro i signori della guerra, così come fece la nostra gente di montagna, tanti anni fa, difensori di labili confini ma non solo, di una nazione intera e che i nostri monti raccontano ad ogni passo, tra i bellissimi sentieri e i paesaggi di cui veniamo circondati ogni qualvolta le nostre mete e il nostro sguardo si spostano a nord.
Mattia Gosetti dimostra, ancora una volta di essere un musicista, ma sopratutto un compositore straordinario, accompagnato come sempre dalla splendida voce di Sonia Dal Col e da una manciata di musicisti oltremodo fantastici.
Un’operetta la chiama lui, uno stupendo affresco di musica universale che trasuda rock ma viene nobilitato da orchestrazioni e sinfonie, in un panorama tragico, drammatico, ma anche fiabesco, dove il candido colore della neve che scende copiosa riempe narici di aria gelida, così come i camini accesi di chalet persi tra i boschi e sicuri nascondigli per il brigante, si fanno caldi ripari dove l’aria e pregna dell’odore di legna che arde e riscalda, cuoce e abbraccia in caldi momenti di riposo.
La musica, la parte più importante, è emozionante tanto quanto la storia, l’orchestra e gli strumenti rock si alleano per donare una sequela di sfumature che con il passare dei minuti si fanno sempre più intense, i vari passaggi cantati a più voci tengono l’ascoltatore incollato alle cuffie, perso nelle trame di una storia affascinante, propio per il contesto originalissimo creato da Gosetti.
Il Bianco Sospiro Della Montagna è composto da diciotto movimenti: quasi inutile per un’opera del genere citare  dei titoli, anche se la poesia che sprigiona La Grande Nevicata mette i brividi, lasciando che i fiocchi si posino sul vostro stereo, mentre la splendida voce della Da Col colma il gap tra il vostro divano e le valli montane, circondate dal generale inverno.
A tratti epico, Il Bianco Sospiro Della Montagna, cresce col passare dei minuti ed accentua la vena drammatica della storia, minuto dopo minuto le sinfonie si fanno sempre più pressanti fino all’epilogo, dove non manca la speranza, quel mood positivo che dà la forza per ricominciare: il sole fa capolino dalle alte vette, il bianco della neve lascia il posto ai mille colori della primavera, metafora di un nuovo inizio per gli uomini, uniti, insieme.
L’opera verrà trasportata sul palco non solo, come sembra, nella provincia di Belluno, e il sogno di Mattia si appresta a diventare realtà. Auguri!

TRACKLIST
1.I Viaggiatori delle Stelle
2.Al Di La Della Foschia
3.Lo Straniero Silenzioso
4.Il Bianco Sospiro Della Montagna
5.Il Veterano Ribelle
6.La Città Del Nord
7.La Gitana Sperduta
8.Donata A Me
9.L’Oste Irriverente
10.Un Giudizio Clemente
11.Le Stagioni Di Una Veranda
12.La Grande Nevicata
13.A Lume Di Candela
14.Fuga Tra Le Montagne Innevate
15.Un Gesto Libero
16.La Reliquia Si Rivela
17.Discesa Dalla Montagna
18.Un Ultimo Bianco Sospiro

LINE-UP
Mattia Gosetti
Sonja Da Col
Mauro Baldissera
Salvatore Bonaccorso
Roberto Cian
Denis Losso
Marco Busin

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