Metal Witch – Tales From The Underground

Il ritorno in auge delle sonorità old school hanno risvegliato realtà metalliche ormai dormienti da molti anni i gruppi storici, specialmente quelli conosciuti in ambito underground, sono tornati a combattere le loro battaglie sotto la bandiera di label attente nel mantenere vivi i suoni classici come, per esempio la Pure Steel, e le etichette che dalla label tedesca dipendono per la distribuzione, come la Iron Shields.

I tedeschi Metal Witch ne sono il classico esempio: una band cresciuta negli anni ottanta, ma che ha visto il primo lavoro uscire addirittura all’alba del nuovo millennio.
Nel 2008 il primo lavoro sulla lunga distanza passato quasi inosservato (Risen From The Grave), ristampato tre anni fa ed ora finalmente un nuovo lavoro, che se non susciterà grossi clamori sicuramente piacerà al pubblico metallico ancorato ai vecchi cliché ottantiani.
Nulla di clamoroso dunque, ma un buon esempio di heavy metal ignorante, un sound che del gergo calcistico, palla lunga e pedalare fa il suo credo, mescolando con risultati più che sufficienti molte delle caratteristiche dei gruppi più famosi dell’era d’oro della nostra musica preferita.
Il quintetto di Amburgo, infatti, parte da una base musicale fortemente influenzata dalla new wave of british heavy metal, aggiunge un pizzico di ritmiche power, classiche per chi proviene dalle terre germaniche, e lo velocizza con trame rock’n’roll: ne esce un sound che rispecchia le caratteristiche peculiari di gruppi quali Accept, Saxon e Motorhead.
Il tutto sinceramente funziona, anche per merito di brani come Heavy And Roll (con il classico fischio usato da Biff nei primi lavori dei Saxon), Stay True, dove aleggia lo spirito di Lemmy, senza dimenticare l’opener Cheers To The Underground, un inno metallico dedicato ai maestri Accept.
Un album dedicato a chi mantiene intatto il cordone ombelicale che lo tiene legato alla scuola old school, le nuove leve difficilmente troveranno di che soddisfarsi, ma ai Metal Witch non credo interessi più di tanto.

TRACKLIST
1. Cheers to the Underground
2. Flute of Shame
3. God Save the Heroes
4. Heavy and Roll
5. Standing in My Way
6. Stay True
7. Still Going Strong
8. The Heart of England
9. The Man Who Shouldn’t Live
10. Weapons of the Night

LINE-UP
Thorsten Meyer – Bass
Rüdiger Voigt – Drums
Ingo Hinz – Guitars
Lorenz Hoppe – Guitars
Kay Rogowski – Vocals

METAL WITCHES – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • AA. VV. – Blow ( The Jesus Lizard Tribute)
    by Reverend Shit-Man on 12 Ottobre 2025 at 20:00

    Ottima e lodevole l’iniziativa dei ragazzi della label bolognese Improved Sequence, quella di assemblare una compilation come tributo ai Jesus Lizard, leggendario combo noise/post-hardcore statunitense e alfieri della scena alternative rock mondiale (e tornati sulle scene l’anno scorso, dopo ventisei anni di iato, col loro settimo studio album, “Rack“, e tornando in tour, qualche mese

  • The Queen Is Dead Volume 168 – Geishas of Doom & The Irrational Library, Prayer Group, Alien Trackers
    by Massimo Argo on 11 Ottobre 2025 at 16:52

    Uno split tape che racconta due anime del sottobosco olandese: i Geishas of Doom, abrasivi e viscerali, e The Irrational Library, tra spoken word, punk e arte totale. Un viaggio sonoro che unisce rabbia, teatro e libertà creativa.

  • Orrendo Subotnik – Orrendo_3
    by Il Santo on 10 Ottobre 2025 at 8:36

    Una recensione sincera e appassionata di Orrendo_3 degli Orrendo Subotnik: un viaggio tra hardcore diretto, emocore viscerale e canzoni che parlano di amore, rabbia e anarchia. Viva il non lavoro, viva la musica autentica.

  • The Boojums
    by Enrico Mazzone on 9 Ottobre 2025 at 16:49

    Se siete appassionati di punk rock energico, con un tocco di nostalgia per il sound degli anni ’80 e una vena di ribellione, i The Boojums sono sicuramente una band da scoprire e seguire.

  • Collettivo Mangiatutto Futuro Paguro
    by Massimo Argo on 8 Ottobre 2025 at 16:10

    Questo disco è una festa collettiva, un atto di vita storta e senza freni, una rivolta contro la morte che è ovunque, una festa che coinvolge tutto e tutti, un’allegria che a volte diventa lacrime, un’ottima occasione per abbracciarsi sopra e sotto il palco come in “Abbracci”.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »