Montezuma – Sutura

I Montezuma appartengono all’ormai piuttosto diffuso novero delle band che si cimentano con il post metal strumentale.

Rispetto alle abitudini della Drown Within Records, l’etichetta italiana specializzata in sonorità “post” che licenzia l’album assieme a Vollmer Industries, Icore Produzioni e I Dischi Dell’Apocalisse, il sound proposto dal gruppo pesarese è molto più liquido e melodico, rinunciando per lo più alle asperità esibite nei lavori in uscita sotto tale egida.
Sutura si va ad inserire così in un filone nel quale ci siamo imbattuti di recente con il lavoro dei The Chasing Monster, al quale può essere accomunato, oltre che per la sua natura strumentale, anche per il ricorso agli spoken word.
Così come nel caso della band laziale, la parte musicale gode di grande efficacia, grazie all’ottima esecuzione, valorizzata da un’altrettanto buona produzione, e alla sua alternanza tra passaggi più intimisti e brusche, ma mai troppo estreme, accelerazioni ritmiche, ma l’opera dei Montezuma si colloca un gradino sotto rispetto a quel lavoro in virtù, soprattutto, di una minore efficacia delle parti vocali rinvenibili nel brano d’apertura Limiti ed in quello di chiusura Calypso.
Infatti, a fronte di testi molto interessanti e decisamente non banali, troviamo nel primo caso una recitazione troppo impersonale da parte della voce femminile, mentre nel secondo, al contrario, l’eccessiva enfasi di quella maschile finisce spesso per sovrastare la parte musicale in quello che è, a mio avviso, il brano più intenso e coinvolgente del lavoro.
Al netto di tutto questo, l’album presenta una serie di tracce dal notevole spessore, oscillanti tra le varie anime rinvenibili nel mare magnum del post metal, mettendo in evidenza un gruppo di musicisti ispirati e dalle idee piuttosto chiare sul da farsi.
Sutura è, quindi, un lavoro vivamente consigliato a chi predilige queste sonorità e che segna, peraltro, un ritorno gradito e tutt’altro che trascurabile dopo sei anni di silenzio discografico da parte di una band in possesso di un potenziale rimasto finora inespresso, soprattutto dal punto di vista quantitativo; infatti, due album pubblicati in dodici anni di attività rischiano di rivelarsi insufficienti ai Montezuma per riuscire a fidelizzare gli ascoltatori, specie in una scena quanto mai affollata e dal livello complessivo medio alto: Sutura, in tal senso, potrebbe rappresentare l’avvio di una possibile inversione di tendenza.

Tracklist
1. Limiti
2. Mangrovia
3. Ex-Press
4. Altrove
5. Insulo De la Rozoj
6 . Oregon Tashkent
7. Calypso

Line-up:
Lorenzo Guccini – Chitarra
Carlo Uguccioni – Chitarra
Alessandro Albergamo – Basso, Synth
Lorenzo Tomassi – Synth, Elettronica
Giacomo Del Monte – Batteria, Percussioni

MONTEZUMA – Facebook

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Purity Ring
    by Gabriella Capraro on 15 Ottobre 2025 at 15:42

    “Purity Ring”, il nuovo album di Megan James e Corin Roddick: un ritorno alle origini synth-pop tra ricordi digitali, malinconia e rinascita elettronica.

  • Frontiere sonore – PUNTATA 01
    by admin on 15 Ottobre 2025 at 8:43

    Una selezione musicale eclettica con DFMK, NOM, Clap! Clap!, After in Paris, Angel Face, Campidonico, Glyders, Elisa Montaldo, Manduria e Hybrid: suoni unici e atmosfere originali.

  • The Queen Is Dead Volume 170 – Lambwool, Ajna, Dayofwrath
    by Massimo Argo on 14 Ottobre 2025 at 17:34

    Lambwool, Ajna e Dayofwrath in tre nuove uscite Cyclic Law: musica oscura tra guerra, psiche e dannazione. Dark ambient e industrial al massimo livello.

  • VA – Don Letts The Rebel Dread at Echo Beach
    by Massimo Argo on 14 Ottobre 2025 at 9:25

    Scopri "Don Letts The Rebel Dread at Echo Beach", una raccolta che celebra il meglio del dub digitale con selezioni d'autore dal catalogo della leggendaria etichetta.

  • Adja – Golden Retrieve Her
    by Leonardo Pulcini on 13 Ottobre 2025 at 17:14

    "Golden Retrieve Her" è una lezione di anatomia, e il corpo da dissezionare è quello di Adja. Bisturi e pinze? No, jazz, soul e R&B nelle mani di una poetessa con la musica nel sangue.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »