Pregevole esordio autoprodotto degli australiani Myridian, autori di un gothic-doom di rimarchevole spessore; collocabili in un ipotetico punto d’incontro tra Novembers Doom, Daylight Dies e Type 0 Negative, i cinque ragazzi di Melbourne mettono sul piatto un disco privo di sbavature e di grande intensità, grazie anche al contributo alla consolle di un nume tutelare della scena aussie come Mark Kelson (The Eternal, ma soprattutto ex Cryptal Darkness, la migliore gothic-doom band mai apparsa sul suolo oceanico).
In Under The Fading Light brani dal consueto mood malinconico si susseguono senza mostrare affanni nè accenni di ripetitività e il disco, nonostante una durata ragguardevole, fila via che è un piacere, graziato da un songwriting impeccabile pur se non originalissimo, con la sola eccezione di Starless che viene appesantita inizialmente da qualche barocchismo pianistico di troppo.
Impeccabile il quintetto ai propri strumenti e bravissimo Felix Lane alle prese con il growl mentre le clean vocals, credo a cura di Josh Spivak, evocano piacevolmente la timbrica del grande Peter Steele.
To the Dying Sun, Veil of Sorrow, la title-track e il brano di chiusura Ethereal Storm sono gli episodi migliori di un disco che ci mostra una band giovane ma già sufficientemente matura; come spesso avviene in questi casi, l’auspicio è che i Myridian possano avvalersi al più presto di una label in grado di promuoverli e supportarli in maniera adeguata.
Tracklist :
1. Passage
2. To the Dying Sun
3. Veil of Sorrow
4. No Dawn
5. Solitude’s Embrace
6. Under the Fading Light
7. Starless
8. Ethereal Storm
Line-up :
Alex Hutchinson – Drums
Scott Brierley – Guitars
Josh Spivak – Guitars, Vocals
Julian Wheeler – Keyboards
Felix Lane – Vocals, Bass