Night Gaunt – The Room

Tra i cunicoli delle catacombe sotto il suolo di Roma si aggira una creatura persa nel buio millenario, accecata da una malinconica misantropia, guardiana del regno dei morti, lenta ed inesorabile compagna nella discesa in questo buio mondo di morte.

Il suo penoso girovagare tra i fetidi labirinti della città dei morti è scandito dalla musica dei Night Gaunt, doom metal band che dalla superficie crea musica pesantissima ed evocativa e la lascia scivolare nel sottosuolo, come colonna sonora per le anime alla ricerca di un’uscita da questo oscuro labirinto.
Attivo dal 2013, il quartetto romano ha già alle spalle un primo full length omonimo ed un ep (Jupiter’s Fall) uscito un paio di anni fa; The Room è il nuovo capitolo, una potentissima marcia catacombale composta da sei brani di doom metal classico, tra ritmi cadenzati e mastodontici, mid tempo che si trasformano in cavalcate heavy condite di distorsioni e vocals evocative, per una quarantina di minuti scarsi nel corso dei quali la luce non è contemplata,.
The Room segue le coordinate del doom pregno di oscure e funeree atmosfere in un contesto heavy di scuola Candlemass, Solitude Aeturnus e Saint Vitus, ma potrei citare anche Penance e Revelation, a tratti affioranti nelle trame pesantissime ed oscure di brani come Oval Portrait, Penance (brano presente sul precedente ep) e le due bellissime e lunghe tracce, Labyrinth e The Owl, che concludono l’album offrendo complessivamente quasi venti minuti di interpretazione classica del genere.
The Room è un lavoro che, dal punto di vista emozionale, non tradisce le attese di chi aveva apprezzato i lavori precedenti, portando anche qualche miglioria sotto forma di un songwriting ancora più fluido, anche se la proposta resta pur sempre collocabile nell’ambito del più oscuro e pesante esempio di doom metal di scuola classica: considerando peraltro il valore delle due nere e micidiali perle metalliche come quelle citate, quest’ultimo lavoro dei Night Gaunt merita la massima considerazione da parte degli appassionati.

Tracklist
1. The Room
2. Penance
3. Oval Portrait
4. Veil
5. Labyrinth
6. The Owl

Line-up
GC – Guitars and Vocals
Zenn – Guitars
Araas – Bass
Tystnaden – Drums

NIGHT GAUNT – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Múm Finally We Are No One
    by Gabriella Capraro on 11 Settembre 2025 at 17:46

    Múm Finally We Are No One, pubblicato dalla FatCat Records nel 2002, è un emblematico esempio di come la trasformazione, alle volte, rappresenta una dolce e rivoluzionaria evoluzione.

  • Zatokrev Bring mirrors to the surface
    by Massimo Argo on 11 Settembre 2025 at 14:29

    Dopo dieci anni da “Silk Spiders Underwater…” tornano gli svizzeri Zatokrev con un disco che pulsa fortissimo, un piccolo capolavoro di post metal e post hardcore

  • Garrett Sparrow – RAMBO
    by Leonardo Pulcini on 9 Settembre 2025 at 15:23

    Garrett Sparrow, Sfogliare “RAMBO” è come aprire il quaderno di un liceale: scarabocchi, pensieri confusi e sentimenti a cui dare un nome. Ma a scuola conclusa, sarebbe un peccato buttarlo.

  • The Saint & la Bestemmia present: Adventure with the Saint Episode n°54
    by Il Santo on 8 Settembre 2025 at 16:22

    Oggi ascoltiamo: Johnny Brunette Trio, Bad Brains, Von Masoch, The Sons of Hercules, Nations on Fire, The Cannibals, The Flowers, The Crawdaddys, Thee Hypnotics, Man or Astro-Man, No Trend, The Bad Beats, Das Klown, The Sore Losers, Dee Rangers, Witchdoctors

  • Hüsker Dü, in arrivo un box set dal vivo
    by Reverend Shit-Man on 6 Settembre 2025 at 20:30

    Continua l’opera meritoria della Numero Group, label specializzata in ristampe e restaurazioni tra gli archivi di band fondamentali del post–hardcore americano degli anni Novanta (Karate, Unwound, Codeine e altre) e in generale di altre formazioni indie rock, con l’obiettivo di ridare vita e pubblicare chicche inedite e altre registazioni perdute o dimenticate, o mai pubblicate.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »