
Jellygoat – Eat The Leech
Secondo lavoro in studio per i Jellygoat da Milano, un gruppo che riesce a fondere molto bene l’hard rock, lo stoner e forti influenze grunge.

Blood Inc. – Blood Inc.
Blood Inc. è un album diretto, intenso e dall’appeal micidiale, con nove brani di alternative metal ricchi di soluzioni elettroniche, campionamenti e groove.

Párodos – Catharsis
La speranza è che questo, per i Párodos, sia solo il primo passo del brillante cammino intrapreso da una nuova band formata da musicisti che, forse proprio in quest’ambito, paiono aver trovato la loro ideale dimensione.

Kabbalah – Spectral Anscent
L’album, che definire vintage è un eufemismo, piacerà non poco ai doomsters dai gusti classici, con le tre musiciste spagnole che hanno il merito di mantenere alta la componente atmosferica e rituale senza perdere nulla in impatto.

Grima – Tales of the Enchanted Woods
Un lavoro che squarcia il velo sul talento di questi due ragazzi, per i quali mi piace pensare che il comune sentire causato dalla loro condizione gemellare abbia realmente fatto la differenza.

King Goat – Conduit
I King Goat hanno davvero le stimmate del grande gruppo ed un suono che, pur rifacendosi a nomi noti, riesce ad essere molto accattivante ed originale.

Divinity Compromised – Terminal
The Terminal risulta un album discreto anche se con qualche difetto, che i Divinty Compromised dovranno correggere in futuro se non vorranno rimanere nel limbo dei soli cultori del prog metal underground.

Ruxt – Running out Of Time
Una perfetta simbiosi tra i maestri (Rainbow, Dio, Whitesnake) e i loro eredi (Lande, Astral Doors), questo è se Running Out Of Time, secondo imperdibile album dei Ruxt.
