Perfect Son aka Tobiasz Biliński è un produttore e musicista polacco che fa un’elettronica con synth e melodie pop.
Come formazione Tobiasz proviene dall’electropop del gruppo Coldair, con il quale ha avuto un discreto successo. L’electropop è solo il punto di partenza, perché Perfect Son è un progetto assai diverso rispetto alle sue cose precedenti. La sua elettronica si potrebbe definire emozionale, dato che a va a scavare nell’oscurità delle vicende umane. Si può ritrovare molto dei Depeche Mode e della synthwave attuale, quella più fine ed intima. I Depeche Mode sono però soltanto la partenza, perché Tobiasz sviluppa una poetica propria che è maggiormente elettronica rispetto al gruppo inglese, e ci porta in territori vellutati ed affascinanti ma non scevri di insidie. Biliński ha una grande responsabilità, essendo il primo polacco ad essere messo sotto contratto dalla Sub Pop, per di più in un genere come l’elettronica che non è quello di punta per l’etichetta di Seattle. Ma la politica della Sub Pop è quella di pubblicare prodotti di ottima qualità e questo è il caso di Perfect Son, anche se ci sono ampi margini di miglioramento. La struttura è già buona ma manca qualche tassello per far sì che il polacco si possa esprimere al meglio. Tobiasz traccia una strada ben precisa ma non la prende ancora per intero, rimanendo sospeso tra pop ed elettronica, con una forma piacevole ma ancora indefinita, che lascia un po’ con l’amaro in bocca. Ci sono le tenebre, ci sono le luci e le narrazioni di vita e di sogni mancati, il tutto scorre bene, ma si ha la costante impressione che per arrivare all’optimum manchi ancora qualcosa, nonostante sia un buon inizio. La produzione rende molto bene i suoni e la nitidezza regna sovrana, regalando dei piaceri agli amanti dell’elettronica più vicini al pop. Un disco che è un inizio per un qualcosa che potrebbe diventare notevole ma che ancora non lo è.
Tracklist
1 Reel Me
2 Lust
3 It’s For Life
4 Old Desires
5 So Divine
6 Promises
7 High Hopes
8 My Body Wants
9 Wax
10 Almost Mine