Pulvis Et Umbra – Atmosfear

Atmosfear non si rivela un ascolto facile, perché il sound non si limita mai ad un’unica soluzione: le parti atmosferiche incutono ancora più terrore, mentre le sfuriate estreme alternano veloci e violente parti blackened death metal a più cadenzate ritmiche deathcore.

Tra i meandri estremi nascosti nel nostro paese vivono realtà che si nutrono di ispirazioni tradizionali e moderne, lasciate sfogare in un sound la cui la parola d’ordine è massacro, devastante maligno e senza soluzione di continuità.

Noi italiani, poi, vi aggiungiamo poi quel pò di atmosfere oscure di cui siamo maestri e che rendono le proposte personali in un genere dove la ripetitività è pari alla violenza espressa.
Con i Pulvis Et Umbra, one man band creata dal polistrumentista lombardoDamy Mojitodka che. con questo nuovo lavoro chiamato Atmosfear, giunge al traguardo del terzo full length dopo Reaching The End (2012) ed Implosion Of Pain (2014), ci troviamo al cospetto di un sound che amalgama e alterna death, black e soluzioni moderne dalle tinte horror ed evil, una commistione di atmosfere e sfumature estreme che non lascia scampo.
Aiutato da altri musicisti quasi esclusivamente in sede live, Mojitodka canta e suona tutti gli strumenti, aiutato da Riccardo Grechi per i suoni di batteria e da Lility Caprinae al microfono nella black metal song Crows Belong To Her.
Atmosfear non si rivela un ascolto facile, perché il sound non si limita mai ad un’unica soluzione: le parti atmosferiche incutono ancora più terrore, mentre le sfuriate estreme alternano veloci e violente parti blackened death metal a più cadenzate ritmiche deathcore.
Affiorano melodie nei solos della melodic death metal Darkest Sorrow, ma è solo un attimo prima della caduta nell’abisso con la superba Divinity Or Icon, brano di una fredda malignità che scuote e sconvolge, mentre il demone ci porta via l’anima.
Unica pecca di questo lavoro è la produzione, che a tratti nelle parti più violente tende ad appiattire il suono, mentre la tensione estrema rimane altissima così come la componente oscura.
Hanno del teatrale le sfumature su cui si muove Atmosfear, che infligge l’ultimo mortale colpo con il black/doom della demoniaca Blinded By Thoughts e chiude la porta dell’inferno con l’outro strumentale Predominio Tecnologico.
Un buon lavoro, consigliato agli amanti del metal estremo aperti a più soluzioni stilistiche che portino in ogni caso ad un solo approdo, il male assoluto.

Tracklist
1.The Soul Collectress
2.Atmosfear
3.Crows Belong To Her
4.Virus
5.Darkest Sorrow
6.Divinity Or Icon
7.The Price Of Trust
8.Can’t Handle
9.Blinded By Thoughts
10.Predominio Tecnologico

Line-up
Damy Mojitodka – all instruments / vocals
Mirko Costa – Guitar (session live member)
Francesco Garatti – Guitar (session live member)
Riccardo Grechi – Drums (session live member)

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