Raspail – Dirge

L’Italia è senza dubbio terra fertile per quanto riguarda il doom più tradizionale, lo stoner o sludge, ma lo è molto meno se pensiamo alle sue varianti death e funeral.

Sono infatti poche le band che sono emerse con decisione negli ultimi anni in questo settore (tralasciando realtà magnifiche come Plateau Sigma, (Echo) e Il Vuoto, in virtù di variabili stilistiche che spesso vanno oltre il genere specifico) e, tra queste, le migliori non producono nuovo materiale da diversi anni (Valkiria, Consummatum Est): non può che essere accolto con entusiasmo, quindi, quest disco d’esordio dei Raspail, trio romano composto da musicisti legati a nomi di spicco della scena capitolina quali Klimt 1918, Room With a View e Novembre.
Se neppure questi gruppi possono essere catalogabili a pieno titolo come doom, almeno nel senso più tradizionale del termine, sono comunque anch’essi espressione di un modo di far musica che affonda le proprie radici nei meandri più oscuri dell’animo.
Con queste premesse, Dirge si presentava potenzialmente come una delle migliori esibizioni recenti in campo death doom degli ultimi anni e, dopo ripetuti ascolti, si può tranquillamente affermare che le attese non sono state deluse, anzi: i Raspail maneggiano la materia con la giusta ispirazione, conferendo ai brani un’aura melodica che sovente va a pescare anche in ambiti post metal, ma mantenendo sempre ben salde le connotazioni tipiche del genere.
Un riffing robusto ma mai eccessivo, armonie spesso delicate e lo screaming (qui per gusti personali avrei preferito un più profondo growl, ma sono solo dettagli), avvicinano talvolta la band romana ai Valkiria, assieme ad un modo comune di intendere il sound in maniera più affine alla scuola statunitense (Daylight Dies e successiva genia) che non a quella nordeuropea, propensa ad offrire sonorità dall’impatto relativamente più coinvolgenti nell’immediato, dal punto di vista emotivo.
Dirge, al contrario si insinua con lentezza nella mente dell’ascoltatore, che deve assimilare con la dovuta attenzione le sfumature di un’opera in cui le atmosfere, spesso, si fanno soffuse, quasi rarefatte (e qui viene fuori la componente ambient/postmetal) in ossequio al modus operandi di una “Roma Obscura” che, sempre più spesso, caratterizza opere decisamente peculiari.
A detta dei loro autori, l’album è frutto di una gestazione lunga dalla quale si desume che nulla sia stato lasciato al caso, e i risultati che ne scaturiscono sono tangibili: qui si rinviene un flusso sonoro continuo, tramite il quale i Raspail rapiscono l’ascoltatore dalla prima nota della magnifica The Wanderer fino allo stupefacente crescendo conclusivo di Et in Arcadio Ego, trasportandolo sulle ali della malinconia lungo un viaggio virtuale nei luoghi più oscuri della città eterna.
Affermare che questo sia, per distacco, il miglior disco death doom italiano degli ultimi tre anni rischia d’essere riduttivo, perché Dirge è un opera di respiro assoluto, con il suo indurre un flusso emotivo privo di picchi ma costante, senza mai un cedimento o concessioni a passaggi cervellotici o che non siano del tutto funzionali allo scopo ultimo del doom: commuovere prima, per poi trascinare nei gorghi più profondi dell’afflizione fino a quella catarsi finale capace di rendere perlomeno accettabile l’ineluttabilità del destino.

Tracklist:
1 The Wanderer
2 The Nymph‘s wood hymn to the rising sun
3 Vesevo
4 Dirge
5 One step more to the Void
6 We should not Grieve
7 Ver Sacrum
8 Et in Arcadio Ego

Line-up:
Ianus – Scream
Israfil – Guitar
Zeno – Bass

RASPAIL – Facebook

Frontiere Sonore Radio Show Frontiere Sonore è una nuovo format radiofonico ospitato da Radio Jasper, condotto da Simone Benerecetti di In Your Eyes Magazine e da Federico "Deca" De Caroli. Musica senza frontiere e senza condizioni, se non quella di una qualità artistica che la renda interessante al di là dei generi.

  • Kariti Still Life
    by Marco Valenti on 24 Novembre 2025 at 18:11

    Kariti Still Life: siamo ancora all'interno di quell'ambito oscuro che i più colti chiamano "dark folk", ma guardiamo le cose da un diverso punto di vista.

  • Ex Colorado 3
    by Gabriella Capraro on 24 Novembre 2025 at 15:26

    Ex Colorado 3 di José D’Agostino aggiorna il krautrock al 2025: paesaggi motorik, elettronica pastorale e visioni cosmiche per un viaggio sonoro interiore.

  • :: ACUFENI :: FASTIDI AURICOLARI CONTEMPORANEI #37
    by Marco Valenti on 24 Novembre 2025 at 10:25

    Deathwinds, Evoken, Litania, Moundrag e TV Cult. Cinque nomi per cinque consigli. Non c'è molto altro da aggiungere se non il fatto che la musica dovrebbe essere ascoltata nello stereo e non nel cellulare o in altre diavolerie moderne.

  • E’ morto Gary “Mani” Mounfield
    by Reverend Shit-Man on 21 Novembre 2025 at 22:32

    Un altro orrendo lutto sconvolge la comunità mondiale del rock ‘n’ roll. E’ di queste ultime ore l’annuncio della scomparsa del bassista inglese Gary Mounfield, noto anche con lo stage name “Mani“. Aveva da poco compiuto 63 anni. La notizia è stata confermata dal fratello del musicista. Per il momento, le cause della sua dipartita

  • Davide Cedolin – Ligurian Pastoral Vol.II
    by Massimo Argo on 21 Novembre 2025 at 17:08

    Recensione di 'Ligurian Pastoral Vol. II' di Davide Cedolin: folk rurale ligure, chitarre acustiche e paesaggi sonori che curano, tra boschi, mare e natura.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »