Wingless – The Blaze Within

Alternative metal poco incline alla commercialità e molto ben costruito, con violenza e rabbia incanalata in un sound che non dimentica un tocco cool nell’uso delle due voci (estrema e pulita) ma con un tocco di personalità.
Dimonra – Violent Paranoia

Prodotto benissimo e curato in ogni dettaglio, Violent Paranoia in appena tre tracce convince e ci consegna un gruppo pronto per un full length in grado di fare proseliti, visto l’enorme potenziale in mano a questi quattro giovani musicisti milanesi.
Vermilion Whiskey – Spirit Of Tradition

Spirit Of Tradition è quanto di più vero troverete ascoltando southern metal, d’altronde i Vermilion Whiskey provengono dalla Louisiana, terra di coccodrilli, whiskey e southern blues.
Green Meteor – Consumed By A Dying Sun

I Green Meteor sono un rumoroso collettivo che ha la precisa funzione di farci viaggiare il più rumorosamente possibile con la loro musica, un misto di fuzz, psichedelia e space rock in quota Hawkwind.
Occulta Veritas – The Inner Wail

Si percepisce chiaramente che qui non siamo al cospetto di uno sfogo solista fine a sé stesso, ma piuttosto di un progetto ben definito ed adeguatamente preparato con le uscite di minutaggio ridotto degli ani passati, senza che il tutto faccia venire meno in alcun modo freschezza e spontaneità.
Hollow Leg – Murder ep

Due brani che confermano le ottime impressioni già destate da questo gruppo statunitense e che aggiungono carne sanguinolenta sul fuoco del genere, aspettando il prossimo capitolo sulla lunga distanza.
Lòdz – Time Doesn’t Heal Anything

Time Doesn’t Heal Anything è senz’altro un lavoro soddisfacente per chi predilige soprattutto queste sonorità, perché i Lòdz sanno come maneggiarle e incastrarle con una maestria che va loro riconosciuta, ma a mio avviso freschezza e spontaneità qui non sono rinvenibili nella misura in cui sarebbe stato lecito aspettarsi.
Kalopsia – Angelplague

Prendete un pizzico di Malevolent Creation, Slayer, Cannibal Corpse e Dismember ed avrete un cocktail estremo da offrire agli astanti prima che le torture sulla vittima predestinata abbiano inizio
Dead Season – Prophecies

Non solo Nevermore, anche se è indubbia la forte ispirazione del gruppo americano, ma anche echi death/black di scuola est europea e potenza death metal classica personalizzano il sound di questo ottimo combo transalpino.
Night Demon – Darkness Remains

Darkness Remains è vera goduria metallica, con un lotto di brani che hanno attraversato il tempo e sono arrivati nel nuovo millennio a ribadire che la musica metal non sarà mai obsoleta in qualsiasi anno e paese venga suonata.
Afar – Selfless

Selfless e un’opera più che valida, certamente non così peculiare o dirompente per risultare imprescindibile, ma altrettanto meritevole di attenzione ed approvazione da parte degli appassionati più attenti.
Body Count – Bloodlust

La maggior parte dei gruppi rapcore o nu metal si sono dissolti, mentre i Body Count sono sempre qui a spargere terrore.
Space Witch – Arcanum

Un sound che è più di quanto disturbato si possa trovare in giro se si parla di doom metal, una musica che rispecchia jam drogate e pesantissime, un labirinto sonoro dove ragione e pazzia vivono divise da una linea sottile.
None – None

Al di là del ridotto potenziale innovativo, un album di questo tipo lo si ascolta sempre volentieri, specialmente quando viene suonato e composto con tutti i crismi e con la dovuta intensità, e senza che ci si perda in troppi passaggi interlocutori.
Revenge – Metal Is: Addiction and Obsession

Più tradizionalmente speed rispetto all’ultimo album, Metal Is: Addiction And Obsession ci travolge con il suo tsunami di note suonate a velocità improbabili: le ritmiche funzionano, i brani si fanno apprezzare coinvolgendo e i Revenge ne escono benissimo.
Frailty – Ways Of The Dead

Questo ritorno dei Frailty mostra una decisa sterzata verso un indurimento sonoro che, comunque, non snatura l’indole doom della band, ma ne sposta con più decisione le coordinate sonore verso il death.
Sunless Sky – Doppelgänger

Un album di power metal americano su cui svetta il talento della coppia formata dal cantante Juan Ricardo e dal chitarrista Curren Murphy.
Invidia – As The Sun Sleeps

Un lavoro curato nei minimi dettagli, duro ma dall’appeal elevato e che, senza abbassare la guardia, convince in ogni passaggio.
Deez Nuts – Binge & Purgatory

Le canzoni in questo disco sono tutte valide e sono un ulteriore passo in avanti per questo gruppo che produce un altro disco notevole, da ascoltare a fondo e più volte, poiché è più profondo e meno immediato dei precedenti.
Dethonator – Dethonator

Dethonator è un lavoro che troverà qualche orecchio ben disposto ma anche tanto ostracismo da parte dei fans del metal classico ed estremo, difficili da convincere per una band che deve ancora decidere da quale parte stare.