Naga – Inanimate

Naga - Inanimate naga

I Naga si stabilizzano tra gli esponenti di punta di un genere che. nel nostro paese. sta producendo frutti sempre più prelibati.

Cloven Hoof – Who Mourns For The Morning Star?

Cloven Hoof - Who Mourns For The Morning Star? Cloven Hoof cover

Who Mourns For The Morning Star? è un album straripante, dall’impatto di un asteroide in picchiata sulla Terra, una raccolta di canzoni che non dà tregua, piena di melodie vincenti, aggressività ed epicità.

Ninjaspy – Spüken

Ninjaspy - Spüken ninjaspy 1

La fusione tra metal estremo e note provenienti da generi come reggae, jazz o fusion non è certo una novità appunto, ma Spüken non lascerà sicuramente indifferenti gli amanti di questo ibrido musicale.

Somnium Nox – Terra Inanis

Somnium Nox – Terra Inanis somnium

I Somnium Nox non si limitano a proporre un black tradizionale ma lo arricchiscono di parti più rarefatte e dal buon carico melodico, funzionali nel preparare il terreno ad accelerazioni che sono comunque piuttosto ragionate.

Opprobre – Le Naufrage

Opprobre - Le Naufrage opprobre

Un plauso alla scena transalpina che continua a far nascere band che conoscono l’arte di emozionare.

Avelion – Illusion of Transparency

Avelion - Illusion of Transparency avelion

Un lavoro da avere e consumare, orgoglioso esempio del valore altissimo della scena italiana, da un po’ di anni sulla corsia di sorpasso rispetto alle realtà d’oltreconfine.

Anèma – After The Sea

Anèma - After The Sea anema

Piace l’importanza che gli Anèma danno all’insieme piuttosto che alla tecnica individuale: After The Sea convince e ci consegna una band che di certo non mancherà di regalare ulteriori soddisfazioni.

Axel Rudi Pell – The Ballads V

Axel Rudi Pell - The Ballads V pell

Si può discutere all’infinito sull’utilità di opere del genere, ma è indubbio che la qualità altissima della musica prodotta mette in secondo piano le critiche di chi pretende l’originalità a tutti i costi.

Gutted – Martyr Creation

Gutted - Martyr Creation gutted

Nel genere l’album risulta uno dei migliori sentiti in questo inizio anno: se siete fans del brutal death metal di scuola statunitense, buttatevi senza esitazione su questo delirio estremo partorito dagli ungheresi Gutted.

Svart Crown – Abreaction

Svart Crown - Abreaction svart crown

Un uso molto originale delle ritmiche per una band death/black (tra groove e percussioni tribali), la pesantezza sonora che si spinge fino a toccare lidi doom ed un songwriting vario e per nulla ripetitivo, spostano sicuramente la ragione dalla parte del gruppo nizzardo

Heretoir – The Circle

Heretoir – The Circle heretoir

The Circle è l’esplosione di una realtà in grado di offuscare molti dei campioni riconosciuti in campo post metal: un lavoro di simile bellezza non può essere trascurato per alcun motivo.

Murkocet – Digging Mercy’s Grave

Murkocet - Digging Mercy's Grave murkocet

Phoenix, Arizona. Quando ormai ci eravamo arresi alla vittoria sulla scena metallica americana del metalcore, ecco che come cavalieri indomiti del new groove metal, arrivano a mettere tutto ancora una volta in discussione i Murkocet, giovane band che assalta il fortino core con un sound violentissimo, moderno ma dall’attitudine new thrash, un treno in corsa […]

Skeletoon – Ticking Clock

Skeletoon - Ticking Clock TickingClock

Siamo arrivati in fondo in un battito di ciglia e resta un piacevole senso di soddisfazione nell’ascoltare un album del genere firmato da una band italiana.

Damnation Plan – Reality Illusion

Damnation Plan - Reality Illusion damnation

Progressive death metal che si contorna di ritornelli melodici che ricordano a più riprese quelli in uso nell’abusato metalcore, anche se qui non siamo negli Stati Uniti ma in Scandinavia, ed il sound dei Damnation Plan si rivolge ai gusti degli amanti del death metal melodico.

Cry Excess – Vision

Cry Excess - Vision cry

Il disco è molto ben bilanciato fra pesantezza e melodia, fra accelerazioni e parti mid tempo, ed il tutto è molto intenso e coinvolgente, cosa non è facile da trovare oggi.

Imber Luminis – Nausea

Imber Luminis - Nausea imber

E’ perfetto il connubio tra musica e testi di questo lavoro che, fin dal titolo, rievoca l’opera più nota di Sartre, e la caratteristica impronta depressive viene per un verso esasperata mentre, dall’altro, si sublima tramite splendide aperture melodiche di matrice post metal, senza tralasciare quell’aura funesta derivante dalle pulsioni doom.