Arisen From Nothing – Broken

Nuovo ep per gli Arisen From Nothing, gruppo stunitense che nulla aggiunge alle miriadi di realtà metalliche dai rimandi thrash/core che arrivano dagli States.
Feronia – Anima Era

Una band imprevedibile, un album bellissimo e perfettamente bilanciato tra eleganza prog ed irruenza metal: Anima Era risulta un debutto straordinario, personale ed ispirato.
Infernotion – Habits

Habits possiede tutti i crismi per cercare di farsi largo nel mare magnum delle uscite di qualità in campo estremo, grazie anche ad un concept lirico tutt’altro che banale.
Azziard – Metempsychose

Di Metempsychose colpisce la potenza che viene sprigionata da ogni singola nota , con i rari rallentamenti vicini al doom che hanno la funzione di una breve sosta, utile per riprendere il fiato prima che che la macchina si rimetta in moto con tutto il suo carico di malevola oppressione.
Hoofmark – Stoic Winds

Per le sue caratteristiche è comprensibile che l’album proceda un po’ a strappi, ma nel complesso questo approccio non dispiace affatto per coraggio e creatività.
Godwatt – Necropolis

Misterioso e onirico, Necropolis non lascia speranze e si presenta come un ‘oscura valanga di note che toccano vette di perdizione senza pari.
Myth Of A Life – Chimera

La caratteristica principale del sound del gruppo di Sheffield è la capacità di mantenere un approccio di ispirazione scandinava (primi In Flames, At The Gates), lasciando che ritmiche e sfumature guardino al più moderno metal estremo statunitense senza snaturare l’approccio nordico, come appunto negli In Flames post Clayman.
Watain – Trident Wolf Eclipse

La storia parla già per i Watain, che regalano un altro monolite musicale a tutti gli amanti del black.
Spoil Engine – Stormsleeper

Stormsleeper, senza far gridare al miracolo, risulta una bella mazzata di modern metal dalle influenze core e, come molte realtà del vecchio continente, con un occhio al death metal melodico, punto fermo del sound europeo in simili contesti.
Sinistro – Sangue Cássia

Terzo full length per i Sinistro, che affinano la propria capacità compositiva donandoci un doom atmosferico, personale, ricco di pathos e tensione, con vocals in portoghese: stupefacenti.
Stillborn – Mirrormaze & Die in Torment 666

Un’opera di ripescaggio assolutamente solo per i fans del gruppo o per chi ama il verbo nero nella sua versione più underground e senza compromessi.
Gabriels – Over the Olympus – Concerto for Synthesizer and Orchestra in D Minor Op. 1

Il progetto di questo disco è un affrontare l’ignoto, poiché nessuno aveva mai tentato di coniugare in un concerto i synth ed un’orchestra.
Man Daitõrgul – Gulkenha

L’auspicio è che Nagh Ħvaëre prosegua il suo cammino cercando di rimediare ai punti deboli evidenziatisi all’ascolto di questo full length, anche perché in quanto espresso dal progetto Man Daitõrgul ci sono diversi aspetti positivi sui quali porre le basi per ripartire.
Perfect Beings – Vier

I quattro brani, divisi in quattro splendide suite, nella versione in doppio vinile coprono ogni lato per un tuffo nel progressive d’autore, per una volta concepito fuori dalle mode del momento e più in linea con le creazioni dei mostri sacri del progressive rock settantiano.
Desecrated Grounds – Lord Of Insects

Lord Of Insects è un album per gli amanti del death/thrash senza compromessi ed è a loro che va consigliato, con tutte le perplessità del caso.
Mason – Impervious

A livello di sound poco è cambiato, il gruppo di Melbourne spara nove bordate metalliche veloci e potenti, lasciando da parte qualche sfumatura europea per avvicinarsi sempre più al thrash metal della Bay Area, scelta azzeccata visto il buon risultato.
Steve Hackett – Wuthering Nights: Live in Birmingham

Su un nuovo album dal vivo di Steve Hackett non c’è molto da dire, soprattutto se sia chi scrive sia chi legge concorda sul fatto che i miti si possono solo venerare e mai discutere.
Land Of Damnation – Demon

Primo ep per i campani Land Of Damnation, band dal sound ispirato sia dal death metal melodico che dal più tradizionale heavy metal.
Zom – Nebulos

Nebulos è un disco di incontro e di sintesi di diverse maniere di intendere la musica pesante e non solo, ed è un tentativo molto riuscito.
Steelpreacher – Drinking With The Devil

Quasi quaranta minuti di suoni che odorano di old school e rock’n’roll ipervitaminizzato come si usava un tempo, mentre i brani scivolano via tra chorus da cantare a squarciagola prima di far volare la propria bottiglia sulla grata.