Manach Seherath – Timeless Tales

Esordio sulla lunga distanza per i napoletani Manach Seherath: Timeless Tales risulta un ottimo esempio di metallo epico e tastieristico, ispirato dalle opere dei Virgin Steele.
Greyfell – Horsepower

Qui si degustano i fiori del male, come diceva un connazionale dei Greyfell, e il tutto è pervaso da un dolce incantesimo malvagio, che vive di groove pesante e voli nelle varie sfere grazie alle tastiere e synth.
Pissboiler – In The Lair Of Lucid Nightmares

I Pissboiler possiedono un’indole irrequieta che li porta ad esplorare territori contigui al funeral con grande proprietà e fluidità.
Loch Vostok – Strife

Non credo che con questo settimo album i Loch Vostok troveranno il successo, ma sicuramente vanno tenuti in considerazione per la buona qualità dei loro lavori ed un pizzico di originalità che nel genere certo non guasta.
The Clearing Path – Watershed Between Firmament and The Realm of Hyperborea

Nonostante un approccio decisamente sperimentale, l’album riesce ad apparire avvincente e mai stucchevole, forse anche grazie ad una disposizione dei brani atta ad una maggiore assimilazione dei contenuti, con gli ultimi dodici minuti a lasciare il ricordo di sonorità sognanti e delicate, piuttosto che le nervose sfuriate che caratterizzano le tre precedenti tracce.
Sufffer In Paradise – Ephemere

I Suffer In Paradise tornano dopo circa un anno e mezzo con un nuovo lavoro che conferma ampiamente ciò che era già più di una sensazione, ovvero quella di trovarci al cospetto di una band in grado di fornire un’interpretazione superlativa del funeral doom melodico.
Rotting Kingdom – Rotting Kingdom

Licenziato dall’attivissima Godz Ov War, questo ottimo mini cd è composto da tre brani medio lunghi che formano una lunga litania oscura di death metal old school.
Monolithe – Nebula Septem

Ancora una volta i Monolithe fanno centro, dimostrando che si può conservare la propria identità anche apportando diverse variazioni al tema portante, che resta pur sempre l’ideale accompagnamento sonoro dei viaggi intrapresi dalla nostra immaginazione al di là del tempo e dello spazio.
Into Coffin – The Majestic Supremacy Of Cosmic Chaos

Gli Into Coffin con questo album si elevano al livello dei più funesti cantori dei peggiori incubi dell’uomo.
Lady Beast – Vicious Breed

L’impatto e l’attitudine non mancano, le canzoni ci sono e, pur con le influenze ben in mostra, Vicious Breed funziona rivelandosi un buon ascolto per i fans vecchi e nuovi dell’heavy metal più classico.
Ilienses Tree – Edda

Una band del genere è assolutamente pronta a giocarsi la carta del full length, lo dicono la qualità della musica creata e la cura nei dettagli che emergono all’ascolto di Edda.
Exterior Palnet – Dorsa

Dorsa rappresenta l’esordio per la band di Zagabria, capace di fare centro al primo colpo con questo breve ma intenso lavoro intriso di un’aura cosmica.
Tribulation – Down Below

Un album per le anime notturne, ispirato e coinvolgente, sempre in bilico tra death metal melodico e dark rock.
Abysmal Grief – Blasphema Secta

Gli Abysmal Grief hanno sempre fatto della creatività e dell’immaginario il proprio punto di forza, e questo, per chiunque sia in odore di metal, o soprattutto di doom, è un vero toccasana.
J.D. Overdrive – Wendigo

Wendigo non conquisterà il mondo ma si fa ascoltare che è un piacere, quindi preparate le borracce ed addentratevi nel deserto virtuale dei J.D. Overdrive, ma solo se sapete cosa vi aspetta dal genere in questione.
Hetman – Sewn From The Ashes Book

Questa interpretazione del pagan black metal appare davvero accattivante, perché tutto sommato rifugge gli stilemi consueti trovando una sua peculiarità senza smarrire le coordinate di base del genere.
Dreamgrave – Monuments

Musica da maneggiare con cura, forte, metallica ma allo stesso tempo delicata e melanconica, tanto da mostrare un lato gotico destabilizzato da sferzate di metal estremo progressivo.
Nortt – Endeligt

Sono passati dieci anni ma Nortt sembra ancora più convinto nell’esplorare oscuri e vuoti abissi, ove non risiedono speranza ma solo morte e desolazione.
Malet Grace – Humanocide

Ottimo ritorno dei Malet Grace con questo ep intitolato Humanocide, consigliato agli amanti del metal dai gusti classici e progressivi, legati che siano al thrash o all’hard’n’heavy.
Iconic Eye – Into The Light
Manca forse il brano trainante, ma in generale Into The Light mantiene un songwriting di buon livello e degno di un ascolto interessato da parte del fans dell’hard rock melodico.