Membri di gruppi come Enisum, In Corpore Mortis, Phenris Official e Grave-T, si sono uniti per dare vita ai Rust e pubblicare questo disco intriso di dolore, metal e melodia.
Il presente lavoro è il frutto della combinazione di musicisti maturi e di talento, come si può ascoltare in Urstoff. La storia dei Rust parte nel 2001 con il nome di Lesmathor, all’insegna del black metal, poi, dopo tante vicissitudini, e dopo essere diventati October Rust, assumino l’attuale ragione sociale e pubblicano Urstoff per la Dusktone. Il loro è un suono molto maturo e pur essendo pieno di citazioni ed influenze ha una forte personalità. Il black delle origini è sempre presente ma si va a fondere con un death metal scandinavo e con un sentimento in stile Opeth e Katatonia quando erano maggiormente metal. Urstoff è un’opera che non va ascoltata ma assaporata, perché è carica di significati e momenti saturi di suono, dove dopo un istante partono fughe e melodie molto belle ed importanti. Il gruppo è formato da musicisti e personalità che hanno ben chiaro cosa fare e dove vogliono andare, e nel mare magnum issano la propria riconoscibile bandiera. Troviamo davvero molto in questo album, che regala piacere e gioie attraverso il dolore, perché non ci sono pose o atteggiamenti ma voglia sincera di fare dell’ottimo metal a 360°, con sentimento e partecipazione, prediligendo una visione personale ed originale. Le composizioni sono lunghe e trasportano l’ascoltatore svelando a poco a poco il disegno complessivo, che è magniloquente e di grande effetto. Il disco è molto buono, e se riescono a trovare un cantante in pianta stabile possono diventare un gruppo importante nel panorama italiano, e non solo.
Tracklist
1.Urstoff
2.The Bounteus Dearth
3.Graylight Contoured
4.No Place Like Death
5.Windumanouth
6.Scribed
7.Wounds of The Sunken Dawn