Saor – Forgotten Paths

Ci ritroviamo a parlare di questo interessante progetto solista proveniente dalla Scozia, ad un anno di distanza dal precedente full length Guardians.

Andy Marshall è riuscito meritatamente a costruirsi un buon seguito, essendo sostanzialmente uno dei principali fautori della commistione tra il folk scozzese ed il black metal.
Forgotten Paths, quarto lavoro su lunga distanza con il marchio Saor, rafforza lo status acquisito dal musicista di Glasgow senza apportare particolari novità, se non per la presenza di ospiti importanti, tra i quali Neige, ma effettivamente non c’era alcuna necessità di modificare uno schema compositivo che sta continuando a dare ottimi frutti.
Infatti, nei tre lunghi brani più lo strumentale posto in chiusura, rinveniamo le atmosfere epiche ed ariose alle quali Marshall ci ha piacevolmente abituato in passato e delle quali, francamente, non ci si stanca quando sono proposte con tale maestria. Se vogliamo, l’unica zavorra che non è ancora stata eliminata dal contesto Saor è la voce, perché tra le molte doti riconosciute al nostro di sicuro non c’è quella di uno screaming efficace ed interpretativo, ma in fondo la cosa appare non così rilevante alla luce dell’approccio stilistico che privilegia di gran lunga le parti strumentali.
Se la title track è un brano valido ma nella media, nonostante l’ospitata di Neige che, inconsapevolmente o meno, contribuisce ad “alcestizzare” il tutto, è la successiva è sognante Monadh ad offrire il volto migliore dei Saor, ovvero quello capace di emozionare evocando i tipici scenari naturalistici della terra scozzese.
Bròn è invece una traccia che alterna sfuriate sempre sorrette da un’impalcatura melodica e passaggi più rarefatti, tra i quali fa la sua comparsa la voce femminile fornita dalla meravigliosa Sophie Rogers.
Il più breve episodio acustico Exile chiude un album che non fa gridare al miracolo ma che convince, comunque, in ogni sua parte, grazie alla consolidata capacità dimostrata da Marshall nel far convivere al meglio le due componenti fondamentali del sound dei Saor.

Tracklist:
1. Forgotten Paths
2. Monadh
3. Bròn
4. Exile

Line-up:
Andy Marshall – All instruments, Vocals

Guests:
Carlos Vivas – Drums
Neige – Vocals (additional, track 1)
Kevin Murphy – Bagpipes (track 3)
Lambert Segura – Violin
Sophie Rogers – Vocals (female, track 3)
Glorya Lyr – Everything (track 4)

SAOR – Facebook

Frontiere Sonore Radio Show Frontiere Sonore è una nuovo format radiofonico ospitato da Radio Jasper, condotto da Simone Benerecetti di In Your Eyes Magazine e da Federico "Deca" De Caroli. Musica senza frontiere e senza condizioni, se non quella di una qualità artistica che la renda interessante al di là dei generi.

  • Thee Headcoatees – Man-Trap
    by Reverend Shit-Man on 2 Dicembre 2025 at 22:15

    Bentornate ragazze! Ci è voluta la bellezza di ventisei anni di attesa per riavere tra le mani (e i timpani) nuovo materiale discografico delle riunite Headcoatees – quartetto britannico composto da Ludella Black, Kyra La Rubia, Bongo Debbie e Holly Golightly – il cui ultimo studio album risaliva, infatti, a “Here comes cessation” del 1999.

  • ROSA DAMASK – Heroes
    by Enrico Mazzone on 2 Dicembre 2025 at 16:36

    Melodie slavate, drum machines fanno sentire lo zoccolo duro in territori dove la techno si misura con i lamenti dei Jesus and Mary Chain.

  • FRONTIERE SONORE – PUNTATA 07
    by Simone Benerecetti on 2 Dicembre 2025 at 11:31

    Oggi ascoltiamo: Cato Gilmour, David Galas, Michael Slama, Kefaya, NOM, Bruecken, Emily Keeley, Magnetic Morning, Sun & The Saint, Notwist

  • Klippa Kloppa Bijoux
    by Massimo Argo on 1 Dicembre 2025 at 17:45

    Klippa Kloppa - Bijoux è un disco fatto da persone che non hanno smarrito il senso di meraviglia vivendo con la voglia di definire tutto perché non lo conosciamo ma vogliamo farlo.

  • The Queen Is Dead Volume 179- Draculum, Kyuss Tribute, Submeet
    by Massimo Argo on 1 Dicembre 2025 at 10:50

    Draculum, Kyuss Tribute, Submeet: Black metal alla vecchia maniera dalle caverne tedesche, un meraviglioso tributo ai Kyuss e un immenso disco italiano di noise.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »