Selcouth – Heart Is The Star Of Chaos

Album affascinante e di difficilissima interpretazione, Heart Is The Star Of Chaos, debutto dei Selcouth licenziato dalla I, Voidhanger Records, si presenta come un caleidoscopio di influenze e generi musicali assemblati in un unico sound dalle mille sfumature, atmosfere e suoni,

Dietro al monicker si nasconde una multinazionale di musicisti, provenienti da vari paesi del mondo come la Finlandia, la Francia, la Spagna, la Russia e l’Argentina; infatti membri di Khanus, Smohalla, Stagnant Waters, Pryapisme, Fixions, As Light Dies, Aegri Somnia e Monje de Fuego fanno parte di questa colonia di talenti che vanno a comporre una line up interminabile.
Tutta questa abbondanza porta ad un unico risultato, sorprendere l’ascoltatore con sfumature e linee melodiche cangianti, in un’alternanza di musica senza confini , continuamente in movimento tra il bianco ed il nero, l’estremo e la melodia, ma sempre difficilmente catalogabile.
I nove brani formano una lunga jam di musica senza barriere tra l’eleganza del jazz e della fusion, l’intricata melodia del progressive più evoluto e l’irruenza del metal, con voci delle più disparate che si danno il cambio al microfono, per nulla scontate ma perfettamente inserite nelle varie atmosfere dei capitoli che formano Heart Is The Star Of Chaos.
La parola d’ordine è sorprendere e l’album è un viaggio visionario  e pieno di sorprese, dentro un vortice di musica che accoglie in sé lo spirito della musica moderna, progressivamente fuori dagli schemi.
Heart Is The Star Of Chaos è un lavoro ambizioso che ha bisogno di essere apprezzato con la dovuta calma degli ascoltatori più attenti, ed un’opera che potrà piacere o meno ma indubbiamente di grande originalità, posizionandosi a tratti tra le visionarie partiture degli Arcturus e Solefald.

TRACKLIST
1. Strange Before The Calm
2. Nightspirit
3. Gaia
4. Querencia
5. Hopes And Lost Treasures
6. Below Hope
7. Sunless Weather
8. Flying Canopies
9. Rusticus

LINE-UP
Joonas “Sovereign” Juntunen
Markus Liimatainen
Aymeric Thomas
Meltiis
Juuso Juntunen
Mikko Nuorala
Vincent “Slo” Cassar
Andres Ruiz
Oscar “Nightmarer” Martin
Ai Vihervaara
Milja Juntunen
Tuukka Myllymäki

SELCOUTH – Facebook

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Vibravoid – Remove the ties
    by Reverend Shit-Man on 15 Novembre 2025 at 22:20

    A un anno di distanza da “We cannot awake“, tornano a pubblicare nuovo materiale i Vibravoid, la prolifica band neopsichedelica/acid rock tedesca nota per la sua incessante vena creativa che, nel corso di oltre tre decenni di attività, ha prodotto più di venti album (senza contare singoli, Ep, dischi registrati dal vivo, mini-album) sfornando sempre

  • The Queen Is Dead Volume 176 – Nicola Olla, Ailise Blake
    by Massimo Argo on 14 Novembre 2025 at 16:36

    Nicola Olla, Ailise Blake: Splendido post rock ed elettronica dalla Sardegna e rock occulto dalla Francia.

  • Intervista con Josh Hayden, fondatore, bassista e cantante degli Spain.
    by Massimo Argo on 13 Novembre 2025 at 19:58

    Intervista a Josh Hayden degli Spain in occasione della ristampa in vinile di “The Blue Moods of Spain” e del tour italiano tra Bologna e Firenze. Scopri storia, influenze e visione della band.

  • Pink Butter – Can We Go Back
    by Leonardo Pulcini on 13 Novembre 2025 at 17:04

    Un collettivo svedese che fa neo-soul meglio di tanti americani è tutto dire, e i Pink Butter si sforzano di non farcelo notare in un EP che resta umile, senza suonare uguale a nient’altro.

  • :: ACUFENI :: FASTIDI AURICOLARI CONTEMPORANEI #35
    by Marco Valenti on 13 Novembre 2025 at 9:57

    Acufeni XXXV esplora cinque realtà imperdibili: i Barrens con il raffinato “Corpse Lights”, le Die Spitz e la loro irriverenza punk, gli ESSES con la loro oscurità rituale, i Modder tra sludge ed elettronica e i Sunniva, viscerali e apocalittici. Un viaggio attraverso il suono estremo contemporaneo.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »