Septem – Septem

Da La Spezia arriva questo disco che è una bomba, e si pone un spanna sopra le cose che ho ascoltato negli ultimi tempi.

L’impianto è heavy metal, ma dentro c’è un po’ tutto il metal. Sinceramente il disco sfugge ad ogni tentativo di classificazione, come ogni disco eccellente. I Septem si formano a La Spezia nel 2003 dalla fusione di 2 gruppi. Nel 2006 si affidano ad una realtà dell’underground spezzino per pubblicare un disco, ma si rivela una truffa e il progetto finisce lì. Arrivati alla Nadir Music, un certo Tommy Talamanca li prende sotto la sua ala protettiva e produce, mixa e masterizza il disco ai Nadir Music Studios. Il risultato è stupefacente. Qui c’è il metal, ma quello vero, semplice eppur composito, trascinante ed adrenalinico. Stacchi imponenti, composizioni azzecate e canzoni scritte impeccabilmente. Non una nota noiosa, nessun orpello, tanta sostanza e un disco entusiasmante. Durante l’ascolto mi sono trovato più volte a bocca spalancata: A different day è un inno metal, la strumentale Septima è un pezzo che tanti big del metal vorrebbero incidere. Non riesco a staccarmi da questo cd, poiché dischi come questo mi hanno fatto diventare la testa di metallo che sono. Resiste anche a ripetuti e continuati ascolti. Davvero bello. Dovremmo farlo ascoltare a chi non capisce perchè essere metallaro è una grande fortuna, perchè puoi godere di dischi così.

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Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

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Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

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Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

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Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

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