Shotgun Justice – State of Desolation

L’esordio della band vive tra alti e bassi, risultando nella sua totalità un lavoro sufficientemente piacevole, specialmente per i fans dei suoni classici.

Ci hanno messo ben tredici anni i tedeschi Shotgun Justice per dare alle stampe il primo full length, la band infatti aveva licenziato due demo, ed una compilation, un po’ poco visto il tempo trascorso dalla loro fondazione.

Finalmente, per gli amanti dei suoni metallici old school, ecco che il 2016 porta con se l’esordio sulla lunga distanza del gruppo, questo State Of Desolation, che richiama alla mente l’heavy metal ottantiano, anche se il quintetto sassone lo ricama con ritmiche hard rock ed una piccola dose di potenza thrash.
L’album che si sviluppa su liriche a sfondo sociale e politico che si discosta dai soliti cliché dei gruppi heavy metal classici, tutti spade e guerrieri senza paura, è incentrato su brani dai ritmi che viaggiano con il freno a mano tirato, mai troppo veloci, molto melodici, ed in linea con le metal band dal taglio classico.
Ne esce un lavoro che alterna brani ruvidi ad altri molto più eleganti, ed è proprio su questi che il gruppo costruisce il suo songwriting.
Sarà per una produzione classicamente old school, sarà per le buone melodie dal taglio drammatico nei brani meno aggressivi, ma Shotgun Justice regala buone canzoni dove il sound si contorna di un’aura intimista e tragica, con il picco qualitativo rappresentato dall’oscura Nemes ( a Global Killer), heavy song dove una voce soprano duetta con il singer.
Qualche accenno alla vergine di ferro nei numerosi riff e solos delle due asce e ritmiche di scuola Saxon, potenziati da sventagliate thrash, sono il mood della maggior parte dei brani che compongono State Of Desolation, con ancora una piccola gemma heavy, Head Full Of Bullets, dal solos settantiano e dall’andatura cadenzata e in crescendo.
L’esordio della band vive così tra alti e bassi, risultando nella sua totalità un lavoro sufficientemente piacevole, specialmente per i fans dei suoni classici, lodevole il lavoro delle sei corde, ma leggermente monotona la voce, piccolo difetto che toglie qualche punto al valore dell’album.
Ora che il ghiaccio è stato rotto aspettiamo buone nuove dalla band tedesca che, con qualche ritocco, potrebbe migliorare sensibilmente la propria proposta.

TRACKLIST
1. Proclamation of War
2. Blood for Blood
3. Blessed with Fire
4. Nothing Left to Fear
5. Nemes (A Global Killer)
6. The Scales of Justice
7. Head Full of Bullets
8. Forsaken
9. Harvest the Storm
10. State of Desolation

LINE-UP
Tobias Gross – Drums, Percussion, Vocals
Erik ”Kutte” Dembke – Guitars
Thomas ”Tom” Schubert – Bass
Marco Kräft – Guitar Vocals
Kai Brennecke – Guitar

SHOTGUN JUSTICE – Facebook

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