Sleep Of Monsters – II: Poison Garden

I Sleep Of Monsters, dovessero subire un processo della Santa Inquisizione, sarebbero accusati di adorazione del Demonio, stregoneria e di diffusione di musica demoniaca.

Purtroppo, per alcuni e meglio per altri, Lucifero ha sempre ispirato musica molto migliore della controparte, e questo disco ne è la prova. Questi finlandesi fanno un bellissimo e seducente incrocio di metal, pop e musica gotica. La loro seconda prova è ancora più bella e convincente della prima, Producers Reason del 2013, poi ristampato dalla Svart nel 2014, e che era tranquillamente entrato nella top 50 finlandese. La musica degli Sleep Of Monsters è bella come una sirena, e ha la stessa carica di ipnosi, è una mutazione pop di un metal lussurioso e volontariamente oscuro. I magnifici cori femminili delle Furies sottolineano grandi momenti quasi come negli anni ottanta dei Pink Floyd, con la voce di Vil già nei magnifici Babylon Whores, che comanda la nera carovana.
Tutto è lento e tristemente bello, con il dipanarsi delle nostre più recondite paure , e l’emergere della nostra parte oscura e più profonda. I recessi della nostra anima gioiranno per questa epifania finlandese, un disco che è alla pari con Meliora dei Ghost, anzi l’occulto qui è ancora più presente. Tutte le componenti degli Sleep Of Monsters portano qualcosa nell’insieme che è davvero notevole ed unico. Per la cronaca nel gennaio 2015 durante un concerto ad Helsinki, mentre il gruppo eseguiva The Lesser Banishing Ritual Of The Pentagram, prese fuoco il centro commerciale dall’altra parte della via.
Siete stati avvertiti.

TRACKLIST
01. Poison King
02. The Golden Bough
03. Art of Passau
04. Babes in the Abyss
05. Beyond the Fields We Know
06. As It Is, So Be It
07. The Devil and All His Works
08. Our Dark Mother
09. Foreign Armies East
10. Land of Nod
11. Poison Garden

LINE-UP
Ike Vil – Vocals
Sami Hassinen – Guitar
Janne Immonen – Keyboard.
Pätkä Rantala – Drums
Mäihä – Bass
Uula Korhonen – Guitar
The Furies: Hanna Wendelin, Nelli Saarikoski, Tarja Leskinen

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