Soul Dissolution – Pale Distant Light

I Soul Dissolution sono un duo fiammingo formato dal vocalist Acaharan e dal chitarrista e bassista Jabawock (Boris Iolis, che troviamo anche negli ottimi doomsters Marche Funebre).

Pale Distant Light è il primo full length, uscito nel 2016 e riedito in formato musicassetta dalla Heaten Tribes nello scorso agosto, da parte di questo progetto volto ad esplorare gli aspetti più melodici ed atmosferici del black metal, collocandosi sulla falsa riga degli imprescindibili Agalloch e con qualche deviazione melodica verso gli altrettanto seminali Alcest.
L’operazione viene condotta dal duo con grande perizia, dando vita ad un album davvero piacevole, nel quale le sporadiche ruvidezze vengono sovente stemperate da aperture armoniose e dal sicuro impatto emozionale.
La bellissima Waiting, traccia che inaugura il lavoro, fotografa alla perfezione il modus operandi dei Soul Dissolution, muovendosi sinuosa tra un chitarrismo malinconico ed una base ritmica di media velocità, sovrastata dallo screaming non troppo aspro di Acharan.
Nel resto dell’album si susseguono così episodi di questo tenore, sempre contraddistinti da un disegno melodico e atmosferico ben delineato, ed altri in cui prendono la scena soluzioni acustiche o accenni pianistici, come avviene nello strumentale Immanence of Unfulfillment.
Il fulcro del lavoro è senz’altro rappresentato però dalla mini suite The Final Dissolution, la cui prima parte faceva parte anche del demo d’esordio risalente al 2014, così come l’altro brano This Red Painting in the Sky: il terzo iniziale, intitolato Hatred Spawned from Longing, mostra ben impresso il marchio del black metal con il forsennato blast beat posto in apertura per poi stemperarsi in un mid tempo dai tratti vagamente epici, mentre il successivo (Fields Of Stone) è un episodio acustico che apre la porta al conclusivo frammento (che dà il titolo album), anch’esso dai tratti evocativi e melodici, pur nella sua robustezza.
Pale Distant Light è un album che potrebbe gratificare non poco chi ama le band citate quali possibili fonti di ispirazione ed è, in generale, una buona dimostrazione delle doti compositive di Iolis anche in un genere differente da quello della sua band madre.

Tracklist:
01) Waiting
02) This Red Painting in the Sky
03) And Every Single Step…
04) Anchor
05) Immanence of Unfulfillment
06) The Final Dissolution, Part 1 – Hatred Spawned from Longing
07) The Final Dissolution, Part 2 – Fields of Stone
08) The Final Dissolution, Part 3 – Pale Distant Light
09) Echoes of Dissolution
10) Sweetness Dies (October Tide cover)

Lineup:
Jabawock – Guitars, Bass, Arrangements, Vocals
Acharan – Vocals

Session drums by Forge Stone (Norse, Gods of Eden, ex-The Amenta,…)
Additional vocals on “Sweetness Dies” by Emilio Crespo (Nangilima, Sojourner)

SOUL DISSOLUTION – Facebook

Frontiere Sonore Radio Show Frontiere Sonore è una nuovo format radiofonico ospitato da Radio Jasper, condotto da Simone Benerecetti di In Your Eyes Magazine e da Federico "Deca" De Caroli. Musica senza frontiere e senza condizioni, se non quella di una qualità artistica che la renda interessante al di là dei generi.

  • Frontiere Sonore – PUNTATA 10
    by Simone Benerecetti on 24 Dicembre 2025 at 9:37

    Ascolteremo: Enoo T, Outrage, Isla Georgia Autumn Wolfe, Mylo Bybee, Jenno & Peder, Gavial, Michele Di Filippo, The Freak Accident, One Man Army, Percy Charles.

  • Danny Kuttner – Lilly
    by Leonardo Pulcini on 23 Dicembre 2025 at 15:41

    Nel salotto della nonna, Danny Kuttner raccoglie i ricordi e li trasforma in un disco incorporeo, strumento più suo che nostro per guarire il dolore della scomparsa.

  • Bee Bee Sea – Stanzini can be allright
    by Reverend Shit-Man on 21 Dicembre 2025 at 22:31

    Cinque anni fa usciva “Day ripper“, il penultimo album dei Bee Bee Sea, e fu l’oggetto di una delle primissime recensioni pubblicate, su questa webzine, da chi vi scrive. In quelle righe, invero ancora piuttosto acerbe, parlavo del trio mantovano (composto sempre da Andrea Onofrio alla batteria, Giacomo Parisio al basso e Damiano “Wilson Wilson”

  • The Queen Is Dead Volume 183 – Graven, Zombie Eater, Stone Machine Electric
    by Massimo Argo on 20 Dicembre 2025 at 17:50

    Graven, Zombie Eater, Stone Machine Electric: black metal atmosferico da un one man band italiano, sludge marcio e sporco dalla Finlandia e si chiude con lo space doom stoner dal Texas. 

  • Yawning Man – Pavement ends
    by Reverend Shit-Man on 19 Dicembre 2025 at 22:22

    A due anni di distanza da “Long walk of the Navajo“, tornano a pubblicare nuovo materiale i californiani Yawning Man, seminale band stoner/psych, alfieri della scena di Palm Desert e padrini del “desert rock”, nonché uno dei segreti meglio custoditi in ambito di “musica alternativa(e)” statunitense. Quest’anno il trio – oggi formato da Gary Arce

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »