Sparzanza – Announcing The End

Degli Sparzanza ricordavo la forte componente groove e la furia panteriana incanalata in un sound debitore della scena hard rock statunitense a cavallo tra gli ultimi anni del secolo scorso e questo inizio del nuovo millennio.

D’altronde la storia parla del 1996 come inizio delle attività del gruppo di Karlstad e un esordio discografico targato 2001 (Angels Of Vengeance), una lunga strada che l’ha ha portato fino ai nostri giorni e all’uscita di Announcing The End, nono lavoro di una carriera senza interruzioni ma perennemente nel limbo dell’underground.
La Despotz Records licenzia dunque questa raccolta di brani che fanno del quintetto una nuova hard rock band dalle facili melodie, magari ancora vivacizzate da una leggera componente metal, ma sicuramente più vicina al post grunge che al groove metal dei precedenti lavori.
Difficile immaginare se questa svolta possa rivelarsi un male o un bene per la band, che sicuramente ha optato per un approccio molto più melodico che in passato, caratteristica che si evince fin dalle prime battute dell’album.
Lasciato indietro il groove metal, gli Sparzanza del 2017 puntano il mirino sugli Stati Uniti, da sempre patria musicale del gruppo e brani come Whatever Come May Be o Breathe In The Fire provano a centrare il bersaglio del rock mainstream, in parte riuscendoci.
Chiaramente il meglio arriva dalle tracce in cui il gruppo si ricorda delle sue prime influenze, ed è così che escono potenti canzoni hard & heavy come Damnation e The Dark Appeal.
Quando decidono di andarci giù pesante gli Sparzanza sono una garanzia, tra Pantera, Metallica periodo Black Album, mentre l’anima melodica più evidente in questo lavoro prende spunto dal post grunge, magari non melenso come quello da classifica ma pur sempre pregno di facili melodie radiofoniche.
Una sterzata decisa per provare dopo tanti anni a raggiungere gli ascoltatori del rock che sul mercato conta davvero, ma dagli esiti incerti, specialmente per chi proviene da un passato underground.

Tracklist
1. Announcing The End
2. Damnation
3. One Last Breath
4. Whatever Come May Be
5. Vindication
6. The Dark Appeal
7. Breathe In The Fire
8. The Trigger
9. The One
10. We Are Forever
11. Truth Is A Lie

Line-up
Calle Johannesson – Guitar
Anders Åberg – Drums
Johan Carlsson – Bass
Fredrik Weileby – Vocals
Magnus Eronen – Guitar

SPARZANZA – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • The Boojums
    by Enrico Mazzone on 9 Ottobre 2025 at 16:49

    Se siete appassionati di punk rock energico, con un tocco di nostalgia per il sound degli anni ’80 e una vena di ribellione, i The Boojums sono sicuramente una band da scoprire e seguire.

  • Collettivo Mangiatutto Futuro Paguro
    by Massimo Argo on 8 Ottobre 2025 at 16:10

    Questo disco è una festa collettiva, un atto di vita storta e senza freni, una rivolta contro la morte che è ovunque, una festa che coinvolge tutto e tutti, un’allegria che a volte diventa lacrime, un’ottima occasione per abbracciarsi sopra e sotto il palco come in “Abbracci”.

  • :: ACUFENI :: FASTIDI AURICOLARI CONTEMPORANEI #33
    by Marco Valenti on 7 Ottobre 2025 at 15:06

    Un viaggio tra emozioni e suoni: dai Falling Leaves e il loro doom malinconico, alla poesia mediorientale di Ghazel, fino ai mondi mistici di Ljungblut, Träume e Tristwch Y Fenywod.

  • The Queen Is Dead Volume 167 – Patristic, Nepal Death, Panopticon
    by Massimo Argo on 7 Ottobre 2025 at 14:33

    Puntata davvero ricca, black death metal patristico, hippies psichedelici in viaggio per Kathmandu e un bellissimo disco di folk dal profondo delle foreste del Minnesota.

  • Niia – V
    by Leonardo Pulcini on 6 Ottobre 2025 at 8:59

    Niia torna a casa del jazz con un bagaglio riempito da anni di nuovi sound: sistemato tutto nell'armadio, "V" è un album che sfiora la perfezione.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »