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Starchitect – Shift

L’uso della voce è lasciato a qualche coro in sottofondo, quasi a non voler disturbare gli strumenti che all’unisono, sono protagonisti indiscussi di un lavoro notevole

Le vie del progressive moderno sono infinite e, sulla strada che ci porta in giro per il mondo alla caccia di nuove band da proporvi, incontriamo nel profondo est europeo e precisamente in Ucraina gli Starchitect, di cui vi avevamo parlato pochi mesi fa sulle pagine di Iyezine, in occasione del loro secondo album Results.

Il quartetto di Kherson anche in questo terzo disco esplora le mille sfumature della musica odierna, partendo da una base prog metal, lasciando (come nel predecessore) che siano gli strumenti i protagonisti assoluti del sound e amalgamando saggiamente, post rock, jazz e qualche spruzzata di fusion in un caleidoscopio di atmosfere e sfumature affascinati.
Prodotto autonomamente, Shift risulta ancora una volta un bellissimo affresco di musica moderna, le ispirazioni del gruppo ucraino non inficiano l’originalità della proposta anzi l’aiutano, valorizzando i vari cambi di ritmo tra potenza, eleganza compositiva e raffinate partiture post metal.
Assolutamente perfetto in fase di produzione, risultando cristallino e potente, Shift risulta meno cervellotico ed ostico di Results, l’ascolto se ne giova soprattutto per le orecchie poco abituate al genere, mentre i King Crimson rimangono a mio parere una forte influenza per i quattro musicisti, così come certo metal moderno e cerebrale.
Gran lavoro della sezione ritmica, che ci aveva dimostrato tutto il suo valore mesi fa (Primus Man alle pelli e Stas Zelinsky al basso) ed un fiume in piena di note le due asce, ora dai riff potenti, ora creatrici di accordi intimisti e dall’animo estroverso, così che a tratti tornano a destabilizzare il corso dello spartito come sul lavoro precedente (Dimitry Zalozny e Oleksandr Sikorskyi).
L’uso della voce è lasciato a qualche coro in sottofondo, quasi a non voler disturbare gli strumenti che, all’unisono, sono protagonisti indiscussi di un lavoro notevole, confermando il valore del gruppo e del suo immenso songwriting.
Band da cullare, disco bellissimo, che volete di più?

TRACKLIST
01. Nuovo II
02. Shift
03. Nuovo III
04. Nuovo I
05. The Death Of Her Money (feat. Darren Kaskie)
06. Interlocutor (stonefromthesky remix)

LINE-UP
Dimitry Zalozny – guitar
Primus Man – drums, vocals
Stas Zelinsky – bass
Oleksandr Sikorskyi – guitar, vocals

STARCHITECT – Facebook

Autore Alberto CentenariPubblicato il 8 Ottobre 201630 Ottobre 2016Categorie metal, postmetal, progmetal, recensioniTag postmetal, progmetal

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  3. massimo pagliaro su Scuorn – Parthenope16 Marzo 2017

    Ti sei superato , splendida recensione !!! per chi ha origini partenopee come me e' un must ...

  4. Massimo Pagliaro su Sinister – Syncretism11 Marzo 2017

    Grande ritorno per una band un po' dimenticata ...recensione bella e coinvolgente come sempre .!

  5. Massimo Pagliaro su Immolation – Atonement10 Marzo 2017

    OPERA ECCELLENTE !

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