Stonewall Noise Orchestra – The Machine, The Devil & The Hope

Che la penisola scandinava sia una terra molto ricettiva per i suoni hard rock non è certo una novità, storicamente la musica dura di stampo melodico e AOR ha sempre trovato terreno fertile nelle sconfinate ed innevate lande nord europee, ma ultimamente sempre più realtà di vaglia scendono verso il sud portando proprio i suoni caldi dell’hard rcok settantiano, sporcato dal blues e da reminiscenze stoner.

La Stonewall Noise Orchestra (S.N.O) sono ormai più di dieci anni che, dalla Svezia propone questo tipo di sound, vintage certo, ma terribilmente coinvolgente specialmente per chi ama i suoni rock di stampo americano.
The Machine, the Devil & the Dope è il quinto full length di questa macchina da guerra rock’n’roll, il primo lavoro datato 2005 (Vol. 1), ha dato il via ad una discografia che ha visto licenziare un album ogni due/tre anni, una buona costanza per le innumerevoli band di oggi, arrivando nel 2013 con quello che fino ad oggi era l’ultimo parto, Salvation.
Il quintetto svedese ci consegna un’altro gioiellino di classic rock, che svaria tra le atmosfere che in oltre quarant’anni hanno attraversato il genere, inglobando sfumature che vanno dal blues, allo stoner, dalla psichedelia all’hard rock sabbatico, così da comporre un album vario, pur mantenendo inalterato lo spirito vintage che contraddistingue in concept del gruppo.
Riff ora colmi di groove stonato, ora drogati di blues, un approccio ruvido reso a tratti potentissimo da mid tempo sabbathiani e tanta melodia sono la chiave di lettura di The Machine, The Devil & The Hope, una raccolta di songs che come un documentario sulla storia della nostra musica preferita vede passare in rassegna, Led Zeppelin, Black Sabbath, Soundgarden, Kyuss e Spiritual Beggars, in un viaggio temporale tra i decenni passati fino a quello attuale.
Il songwriting, così come la produzione sono a livelli sopra la media, i brani, dalla sabbathiana The Fever che apre le danze, passando dall’energico rock’n’roll di Welcome Home, dallo stoner desertico di Into The Fire, dalla splendida e travolgente Superior #1 e dalla psichedelica e liquida I,The Servant non mancano di regalare emozioni calde e sanguigne, come devono elargire opere di questo genere.
Con Jonas Kjellgren (Scar Symmetry, Carnal Forge) alla produzione e l’artwork curato da Per Wiberg (Opeth, Spiritual Beggars, Arch Enemy) The Machine, The Devil & The Hope si candida come una delle migliori uscite targate Steamhammer/SPV in ambito classic e hard rock, non fatevelo sfuggire.

TRACKLIST
1. The Fever
2. Welcome Home
3. Into the Fire
4. Don’t Blame the Demons
5. Superior #1
6. Stone Crazy
7. I, the Servant
8. On a Program
9. The Machine, the Devil & the Dope

LINE-UP
Snicken – Guitar
Mike – Guitar
Tony – Vocals
Mr Pillow – Drums
Jonas – Bass

STONEWALL NOISE ORCHESTRA – Facebook

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Sūn Byrd – In Paradiso
    by Leonardo Pulcini on 20 Novembre 2025 at 19:00

    I Sūn Byrd portano il soul dal Nord Europa in un album che sa stranamente di Italia, di sud e feste al tramonto.

  • Intervista Macaco Cacao, dalla consolle al mondo.
    by Massimo Argo on 20 Novembre 2025 at 15:17

    Macaco Cacao, due dj che hanno una concezione molto particolare della musica, e che fanno cose molto originali.

  • E’ morto Nicola Vannini
    by Reverend Shit-Man on 20 Novembre 2025 at 9:00

    In un panorama dei necrologi musicali che, da almeno un decennio a questa parte, somiglia sempre più a una valle di lacrime, un altro triste avvenimento, in tal senso, va a funestare anche questo 2025. Nella giornata di ieri, infatti, ci ha lasciati, all'età di 65 anni, Nicola Vannini.

  • Frontiere Sonore – PUNTATA 06
    by Simone Benerecetti on 19 Novembre 2025 at 9:13

    Trasmissione radiofonica con Federico “il Deca” De Caroli e Simone Benerecetti. In scaletta: Federica Deiana, Cøldstar, G. Cistola & D. Germani, The Balboas, Jez Pike, Pink Butter, Jonathan Elias, Anthony Moore with AKA & Friends, Mephisto Walz, Angels of Libra (feat. Nathan Johnston).

  • The Queen Is Dead Volume 177- Dor, Lancasters, Evoken
    by Massimo Argo on 18 Novembre 2025 at 14:52

    Un approfondimento su tre dischi imperdibili: il viaggio introspettivo dei Dor, la psichedelia analogica dei The Lancasters e l’oscurità funeral doom degli Evoken. Analisi, atmosfere e suggestioni di tre opere che esplorano mondi sonori profondi e unici.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »