Tornano a distanza di tre anni dal precedente Newmanity i Subliminal Crusher, band da considerarsi storica nel panorama estremo nazionale visto gli ormai quattordici anni di attività.
Il gruppo infatti è dal 2002 che sale sui palchi con il suo devastante sound, in compagnia di nomi altisonanti del mondo estremo come Entombed, The Haunted, Darkane e Sadus, portandosi dietro una discografia arrivata al quarto full length, dopo Antithesis, primo lavoro del 2005, E(nd)volution del 2008 e, appunto, Newmanity.
Il gruppo umbro anche questa volta non tradisce le attese e colpisce nel segno con terribile violenza, Darketype è un lavoro che, come da tradizione, annovera nel proprio sound death metal melodico e thrash, in un susseguirsi di songs dall’impatto devastante ma molto curate sotto l’aspetto melodico, specialmente nel gran lavoro delle due asce (Marco Benedetti e Lorenzo Lucchini) che inanellano una serie di solos dal forte sapore classico (The Jester Who Rules The World e la straripante No Future For Your Head), sulle ritmiche infernali provenienti dal basso di Jerico Biagiotti e dal quel mostro di bravura alle pelli che risulta Rawdeath, un vero spettacolo pirotecnico il suo drumming.
Sopra a questo ben di dio estremo, il growl rabbioso di Emiliano Liti fa il resto e Darketype deflagra fin dalle prime note di Violence, seguita da Archetype e andando a formare un duetto iniziale letteralmente fulminante.
Musica estrema, violenta, sparata a velocità della luce, o marmorea nel suo incedere cadenzato (grandiosa Eternal And Hollow), compone questo album a tratti entusiasmante, il death metal melodico di estrazione scandinava viene irrobustito a dovere da elementi thrash, i solos non risultano mai banali, non mancano aggressive cavalcate metalliche e violentissime sfuriate (Vermin’s Choirs) il tutto suonato in modo esemplare.
Dopo tanto core, ormai insinuatosi nel sound di molti gruppi estremi, finalmente un vero esempio di death metal melodico come i maestri scandinavi insegnano, Darketype ci consegna una band che non ha nulla da invidiare ai gruppi d’oltreconfine, manifesto della qualità altissima raggiunta dalla nostra scena estrema.
TRACKLIST
01.Violence
02.Archetype
03….And Then the Darkness Came
04.Ashes of Mankind
05.Condemned to Exile
06.The Jester Who Rules the World
07.Eternal and Hollow
08.Vermin’s Choirs
09.No Future for Your Head
10.Obscure Path
LINE-UP
Jerico Biagiotti – Bass
Rawdeath – Drums
Marco Benedetti – Guitars
Lorenzo Lucchini – Guitars
Emiliano Liti – Vocals