Suffer In Paradise – This Dead Is World

Una bellissima sorpresa questo album dei Suffer In Paradise, autori di un funeral doom dal notevole impatto emotivo.

Il trio russo attinge soprattutto alle sonorità degli Ea per l’afflato melodico, di Skepticism/Profetus per il tocco tastieristico, ricordando a tratti anche gli Ordog di Remorse, e l’esito finale avvince ed affascina nonostante la palese derivatività del sound proposto.
Ma nel funeral, più che in altri generi, non è così importante fare le cose per primi, lo è molto di più farle per bene, ovvero esprimendo la propria sensibilità in modo da coinvolgere emotivamente l’appassionato (al quale, di fronte ad un disco che sa toccare le giuste corde , dell’originalità non può fregare di meno).
This Dead Is World riprende due dei brani presenti sull’unico segnale di vita discografica fornito in precedenza, ovvero il demo auto intitolato risalente al 2010.
Tempi lunghi ma risultati efficaci, quindi, e qui ci sono tutte le carte in regola per tessere trame dolenti ed evocative nel corso di più di un’ora, durante la quale le tastiere creano il tappeto sonoro ideale per poggiarvi un ben delineato lavoro chitarristico.
Un brano meraviglioso come Somnambula depone insindacabilmente a favore del talento compositivo dei Suffer In Paradise, i quali compongono il disco che quelli come me vogliono ascoltare quando vanno alla ricerca di una consolatoria catarsi, tenendosi alla larga da sperimentazioni e tentazioni droniche, da assimilarsi invece con altro spirito, e lasciando spazio ad un sound lineare quanto efficace.
In attesa del ritorno sulla scena dei nomi di punta, questo lavoro è un ottima panacea e dovrebbe rivelarsi senz’altro gradito a chi apprezza le band citate in precedenza.

Tracklist:
1. This Dead Is World
2. Somnambula
3. Suffer in Paradise
4. Insect
5. Archetype
6. Cantus Cycneus

Line-up:
A.V. – Guitars, Vocals
Defes Akron – Keyboards, Drum programming
R. Pickman – Bass

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Frontiere Sonore Radio Show Frontiere Sonore è una nuovo format radiofonico ospitato da Radio Jasper, condotto da Simone Benerecetti di In Your Eyes Magazine e da Federico "Deca" De Caroli. Musica senza frontiere e senza condizioni, se non quella di una qualità artistica che la renda interessante al di là dei generi.

  • Wasted Pido – Same shit everywhere
    by Reverend Shit-Man on 26 Dicembre 2025 at 23:51

    Avete presente le scene dei minuti iniziali del classicone horror “La notte dei morti viventi” di George Romero, in cui i due fratelli arrivano in un cimitero,in visita alla tomba del padre e, dopo l’iniziale spavalderia cazzeggiante, vengono improvvisamente inseguiti e assaliti da uno zombie (che attacca e tramortisce Johnny, trasformatosi poi anch’egli in uno

  • Muck & the Mires – Tripping out on Love / Let’s Kiss and Make Up Tonight 7″
    by Il Santo on 24 Dicembre 2025 at 19:54

    Recensione del 7" dei Muck & the Mires per Rogue Records: lato A beat alla Yardbirds, lato B power pop brillante. Piccola spesa, resa top.

  • Come rovinare la playlist natalizia – piccola guida per rocker bastardi
    by Claudio Frandina on 24 Dicembre 2025 at 16:43

    C’è sempre un momento, tra l’antipasto e il secondo, in cui qualcuno dice: “Mettiamo un po’ di musica natalizia?”. È lì che si decide chi sei davvero. Se accetti Michael Bublé, hai perso. Se invece sorridi, annuisci e inizi a sabotare la playlist dall’interno, allora sei dei nostri.

  • Frontiere Sonore – PUNTATA 10
    by Simone Benerecetti on 24 Dicembre 2025 at 9:37

    Ascolteremo: Enoo T, Outrage, Isla Georgia Autumn Wolfe, Mylo Bybee, Jenno & Peder, Gavial, Michele Di Filippo, The Freak Accident, One Man Army, Percy Charles.

  • Danny Kuttner – Lilly
    by Leonardo Pulcini on 23 Dicembre 2025 at 15:41

    Nel salotto della nonna, Danny Kuttner raccoglie i ricordi e li trasforma in un disco incorporeo, strumento più suo che nostro per guarire il dolore della scomparsa.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »