Owl Company – Iris
Iris è un album che si ascolta piacevolmente, composto da tredici brani potenti ma molto attenti alle melodie, specialmente nei chorus e che, se fosse uscito qualche anno fa, avrebbe sicuramente trovato maggiore attenzione da parte di fans e addetti ai lavori.
Not Yet Fallen – Homebound ep
Non è affatto facile mettere assieme il metalcore e il meglio hardcore in maniera credibile e godibile, e i Not Yet Fallen lo fanno alla perfezione, perché non hanno pose ma voglia di fondersi con il loro pubblico.
Breathe Atlantis – Soulmade
I Breathe Atlantis giocano in un campionato che solo fino a qualche anno fa non esisteva, questo tipo di alternative è un’invenzione recente e merita di essere ascoltata ed analizzata.
New Mecanica – Vehement
Vehement, terzo album dei portoghesi New Mecanica, si rivela una bella e potente mazzata alternative, di quelle che al rock aggiungono irruenza metal lasciando che si allei con la melodia per quarantacinque minuti di metal statunitense moderno suonato ottimamente.
Mountain Eye – Roads Uncharted
La band olandese ci scaraventa per mezzora nel bel mezzo della scena nu metal che fu, e lo fa con una raccolta di brani assolutamente riusciti: se il genere è ancora nelle vostre corde l’ascolto dell’album è consigliato anche se può sembrare sorpassato rispetto alle mode del momento.
The Sacrifice – The Sacrifice
In questo esordio omonimo la synthwave si congiunge carnalmente con il rock e d il metal e, pur non smarrendo mai il proprio lato più danzereccio, il sound appare in ogni frangente molto più nervoso e robusto rispetto a quanto accade nei lavori afferenti all’elettronica più tradizionale.
All Else Fails – The False Sanctuary
Il lavoro degli All Else Fails non si può stroncare, poiché è comunque una proposta a suo modo interessante, ma da un band del genere ci si aspetta qualcosa in più.
Zayn – Evolution Made Us
Intimista, ma nello stesso tempo pervaso da un’urgenza di comunicare, Evolution Made Us lascia pochi riferimenti ai quali ci si possa aggrappare, con la musica che scorre tra atmosfere che passano dal metal progressivo moderno ad una sorta di rock alternativo.
Slot – 15 (The Best Of)
Una buona raccolta per conoscere una realtà importante del metal/rock russo, una scena ancora parzialmente da scoprire e ricca di band e musicisti di grande valore.
A Pale Horse Named Death – When the World Becomes Undone
Il ritorno degli A Pale Horse Named Death è bellissimo ed assolutamente imperdibile per gli amanti del sound nato tra le vie di Brooklyn una trentina d’anni fa.
The Black Crown – Entropy
Un suono malinconico e dalle atmosfere dark si muove tra crescendo emotivi di scuola Tool in questo buon lavoro, tra bassi pulsanti come cuori carichi di disagio, sfuriate metalliche di chitarre urlanti ed atmosfere dark rock dal buon groove, impreziosite da armonie pianistiche di delicato rock gotico.
Silver Dust – House 21
Un mix di Type O Negative, Sisters Of Mercy e Secret Discovery in versione Grand Guignol, con qualche passaggio estremo e modern metal: un buon ascolto per gli amanti dei suoni gothic/dark del nuovo millennio.
Nefesh – Panta Rei
Come i dischi prog metal di alta qualità, Panta Rei possiede molti livelli diversi ed è una terra inesplorata che garantisce molti ascolti regalando molte gioie a chi vuole scavare dentro la musica e dentro sé stesso, perché questa è una grande opus sull’uomo e sulle sue emozioni.
BAD As – Midnight Curse
Un album per il quale vale la pena perdersi per una quarantina di minuti tra le sue trame, fatte da una ragnatela di influenze ed ispirazioni che portano il sound del gruppo a viaggiare tra diversi generi, dal rock al metal per mano alla propria anima progressiva.
Inira – Gray Painted Garden
Il quartetto nostrano si rivolge con la sua musica agli amanti del metal moderno, ed i capisaldi del genere sono tutti ben sistemati all’interno di questa raccolta fatta di undici tracce di metallo moderno e melodico che formano un’opera esplosiva e benedetta da un songwriting che ne alza non poco l’interesse.
Lacuna Coil – The 119 Show-Live In London
The 119 Show-Live In London immortala la band sul palco del O2 Forum Kentish Town nella capitale inglese, con Cristina Scabbia e compagni accompagnati dal gruppo circense Incandescence, per quello che risulta uno spettacolo sonoro e visivo straordinario.
Rise Of The Northstar – The Legacy Of Shi
Un disco che è meravigliosamente devastante dall’inizio alla fine, e che conferma i Rise Of The Northstar come il miglior gruppo di crossover al mondo, sia per originalità che per resa.
Heart Of Jordan – Heart Of Jordan
Heart Of Jordan è un album che, nel calderone dell’alternative metal moderno, riesce a strappare un sorriso, per l’effettivo impatto e per le ottime melodie che caratterizzano i vari brani.
Venues – Aspire
Molti gruppi dello stesso genere hanno meno talento dei Venues e Aspire è un debutto che li porterà lontano, facendosi apprezzare da chi ama una certa deriva melodica e molto radiofonica del metal moderno, tutto sommato però altrettanto innocua.
North Of South – New Latitudes
Trovare paragoni per quanto suonato in questo album è alquanto difficile, sicuramente New Latitudes troverà estimatori negli amanti del metal tecnico, del progressive moderno e di chi apprezza la musica underground di alto livello.