Lachrimatory – Transient

“Transient” offre oltre un’ora di funeral-death doom di grande qualità, con una produzione magari perfettibile ma tutto sommato accettabile e, soprattutto, ricco di grande pathos.

EYE OF SOLITUDE – Intervista

Intervista con Daniel Neagoe, vocalist e principale compositore degli Eye Of Solitude, la band funeral-death doom che ha chiuso al primo posto nella mia personale classifica del 2014.

Frowning – Funeral Impressions

“Funeral Impressions” si dimostra una prova di grande spessore qualitativo nel corso della quale viene esibita un’ora abbondante di suoni dolenti ma arricchiti da una connotazione melodica sempre in bella evidenza.

Aphonic Threnody – When Death Comes

Dopo un Ep e due split album gli Aphonic Threnody giungono al full-length d’esordio non tradendo le attese che i lavori in coabitazione con gli Ennui prima, e con i Frowning poi, avevano indubbiamente creato.

My Shameful – Hollow

I My Shameful sciorinano oltre un’ora di dolorose litanie prive di sbocchi atmosferici ma intrise di un mood opprimente.

Profetus – As All Seasons Die

Un disco splendido che se, da una parte, può soffrire del confronto con un nome pesante come quello degli Skepticism, dall’altra si dimostra ben più di un semplice lenitivo per il lungo protrarsi del silenzio discografico di questi maestri della scena funeral.

Luna – Ashes to Ashes

Sicuramente valido dal punto di vista musicale, “Ashes to Ashes” lascia qualche perplessità per la sua adesione pressochè totale ai canoni stilistici già esibiti da Ea e Monolithe

Bosque – Nowhere

Un disco che va a scavare l’anima in profondità, lasciando ferite e lacerazioni difficilmente sanabili.

Ea – A Etilla

Gli Ea si confermano una garanzia in ambito funeral melodico, anche se “A Etilla” si rivela leggermente inferiore al suo predecessore.

Slow – III Gaia

Un disco nel quale vengono sviluppate armonie di grande intensità e capaci di evocare sentimenti di malinconia e disillusione.

Monolithe – IV

Il quarto atto su lunga distanza dei Monolithe consolida lo status invidiabile di una band incapace di fallire un colpo dal momento della sua apparizione sulla scena.

Deos – Fortitude, Pain, Suffering

Con questo loro riuscito esordio, i Deos si vanno ad aggiungere alla lista delle band da seguire per quel manipolo di appassionati in grado di apprezzare la dolorosa bellezza del funeral doom.