Luna – There Is No Tomorrow Gone Beyond Sorrow Under a Sheltering Mask

L’Ep scorre in maniera oltremodo piacevole, collocando Luna tra i prospetti da tenere sotto stretta osservazione nel prossimo futuro
Woebegone Obscured – Deathscape MMXIV
Una prova interessante, nel suo complesso, che pone le basi per un’ulteriore progressione della band danese.
Who Dies In SIberian Slush / My Shameful – The Symmetry Of Grief
Un ottimo split album che conferma lo status raggiunto dai My Shameful e che, invece, fa presagire qualcosa di molto interessante per il futuro in casa degli Who Dies In Siberian Slush
Lachrimatory – Transient
“Transient” offre oltre un’ora di funeral-death doom di grande qualità, con una produzione magari perfettibile ma tutto sommato accettabile e, soprattutto, ricco di grande pathos.
Unmercenaries – Fallen In Disbelief
“Fallen In Disbelief”, esordio degli Unmercenaries, si rivela in extremis una delle migliori uscita dell’anno in ambito doom.
EYE OF SOLITUDE – Intervista
Intervista con Daniel Neagoe, vocalist e principale compositore degli Eye Of Solitude, la band funeral-death doom che ha chiuso al primo posto nella mia personale classifica del 2014.
Frowning – Funeral Impressions
“Funeral Impressions” si dimostra una prova di grande spessore qualitativo nel corso della quale viene esibita un’ora abbondante di suoni dolenti ma arricchiti da una connotazione melodica sempre in bella evidenza.
Abysmal Growls of Despair / In Lacrimaes Et Dolor / Until My Funerals Began – In Memoriam
Molto interessante questo split album, che vede all’opera tre diverse realtà dedite al funeral doom, unitesi con l’intento di dedicare la loro musica alle vittime del conflitto che sta lacerando da mesi l’Ucraina.
Aphonic Threnody – When Death Comes
Dopo un Ep e due split album gli Aphonic Threnody giungono al full-length d’esordio non tradendo le attese che i lavori in coabitazione con gli Ennui prima, e con i Frowning poi, avevano indubbiamente creato.
My Shameful – Hollow
I My Shameful sciorinano oltre un’ora di dolorose litanie prive di sbocchi atmosferici ma intrise di un mood opprimente.
Profetus – As All Seasons Die

Un disco splendido che se, da una parte, può soffrire del confronto con un nome pesante come quello degli Skepticism, dall’altra si dimostra ben più di un semplice lenitivo per il lungo protrarsi del silenzio discografico di questi maestri della scena funeral.
Monolithe – Monolithe Zero

Gradita riedizione in un unico formato dei due EP pubblicati in passato dai Monolithe.
Mournful Congregation – Concrescence of the Sophia

“Concrescence of the Sophia” è una nuova imperdibile ed allucinata discesa nelle acque plumbee di un’oscura e silenziosa caverna priva di sbocchi.
Luna – Ashes to Ashes

Sicuramente valido dal punto di vista musicale, “Ashes to Ashes” lascia qualche perplessità per la sua adesione pressochè totale ai canoni stilistici già esibiti da Ea e Monolithe
Aphonic Threnody & Frowning – Of Graves, of Worms, and Epitaphs

Questo split conferma il momento di grazia degli Aphonic Threnody, dai quali invochiamo a gran voce al più presto un nuovo album, e ci offre un nuova realtà come Frowning che attendiamo con curiosità all’esordio su lunga distanza.
Bosque – Nowhere

Un disco che va a scavare l’anima in profondità, lasciando ferite e lacerazioni difficilmente sanabili.
Ea – A Etilla

Gli Ea si confermano una garanzia in ambito funeral melodico, anche se “A Etilla” si rivela leggermente inferiore al suo predecessore.
Slow – III Gaia

Un disco nel quale vengono sviluppate armonie di grande intensità e capaci di evocare sentimenti di malinconia e disillusione.
Monolithe – IV

Il quarto atto su lunga distanza dei Monolithe consolida lo status invidiabile di una band incapace di fallire un colpo dal momento della sua apparizione sulla scena.
Deos – Fortitude, Pain, Suffering

Con questo loro riuscito esordio, i Deos si vanno ad aggiungere alla lista delle band da seguire per quel manipolo di appassionati in grado di apprezzare la dolorosa bellezza del funeral doom.