Hallatar – No Stars Upon The Bridge
No Stars Upon The Bridge è un disco emozionante e coinvolgente, caldo e allo stesso tempo ghiacciato, dove si riafferma una delle più importanti caratteristiche dell’uomo, ovvero la capacità creativa di rielaborare il lutto, poiché il genere umano continua ad andare avanti, il fiume scorre inarrestabile e bisogna trovare il modo per ricordare chi è caduto, e questa è una maniera fantastica.
Abyssphere – На пути к забвению
L’operato degli Abyssphere possiede un suo intrinseco valore che dovrebbe spingere gli appassionati di gothic doom a dare una possibilità a На пути к забвению, un album che consente di passare un’ora abbondante in compagnia di musica moderatamente malinconica e di buona fruibilità.
Lying Figures – The Abstract Escape
The Abstract Escape non mostra punti deboli, riuscendo ad evocare con la necessaria continuità le sensazioni di isolamento ed abbandono che anche nella copertina vengono raffigurate con una certa efficacia.
Red Moon Architect – Return of the Black Butterflies
Return of the Black Butterflies segna un’altra prova magistrale da parte dei Red Moon Archiect, oggi più che main a pieno titolo nel novero delle migliori realtà del funeral death doom melodico.
My Silent Wake – Damnatio Memoriae
Una riedizione utile e curata di Damnatio Memoriae, album che con la sua uscita ha sicuramente consolidato lo status acquisito dai My Silent Wake in virtù di una carriera lunga, produttiva e, a tratti, piacevolmente imprevedibile.
Graveyard Of Souls – Pequeños Fragmentos De Tiempo Congelado
Il duo iberico mostra il suo volto migliore quando approccia il genere con ritmi più ragionati e una maggiore ricerca dell’emotività, mentre convince meno il tentativo di rendere il sound più catchy nei passaggi prossimi al death melodico o al gothic.
Tethra – Like Crows For The Earth
Like Crows For The Earth è, un album magnifico, che porta di diritto i Tethra al livello delle band di punta del doom tricolore
Et Moriemur – Ex Nihilo in Nihilum
Ristampa in vinile, a cura della Minotauro Records, di questo splendido album dei cechi Et Moriemur, risalente al 2014.
Ordog – The Grand Wall
The Grand Wall gode di una compattezza invidiabile e non c’è davvero nulla che non vada: ogni episodio scorre con buona fluidità, andando a costruire un insieme sonoro che verrà apprezzato non poco dagli appassionati del genere.
Abysmal Grief – Reveal Nothing…
Una raccolta irrinunciabile per i fans degli Abysmal Grief, nonché una maniera ideale di approcciarsi alla loro funerea arte per chi ancora colpevolmente non li conoscesse.
The Eyes Of Desolation – Awake In Dead
Derivativi ma talentuosi, i The Eyes Of Desolation convincono e sorprendono per la qualità esibita in questo ep.
Lanthanein – Lágrimas
Si sogna con la musica dei Lanthanein, e mai come di questi tempi ne sentiamo il bisogno.
Lightless Moor – Hymn For The Fallen
Il secondo lavoro dei Lightless Moor non può che meritarsi l’etichetta di opera riuscita, costituendo un enorme passo avanti per il gruppo
Wormfood – L’Envers
Anche se l’ombra dei Type O Negative aleggia in maniera percepibile, se c’è un qualcosa che non fa difetto ai Wormfood è proprio la personalità, che è ben delineata dalla prima all’ultima nota di un lavoro che va in crescendo dopo ogni ascolto.
Vuolla – Blood. Stone. Sun. Down.
I quasi settanta minuti di musica riversata in Blood. Stone. Sun. Down. non stancano affatto, dimostrando l’assoluta bontà della proposta e la brillantezza compositiva dei Vuolla
Ex Animo – Neverday
Un album intenso, oscuro e melanconico il giusto per piacere a tutte le anime inquiete che si aggirano in notti buie ed intrise di disperata decadenza.
Witches Of Doom – Deadlights
Ritorno coi fiocchi per le streghe capitoline, Deadlights continua a mantenere il gruppo sul podio delle migliori realtà del genere uscite dal nostro underground negli ultimi anni: un’opera ed una band da amare senza riserve.
The Vision Bleak – The Kindred of the Sunset
Con queste premesse il prossimo full length, previsto in uscita all’inizio di giugno, dovrebbe mantenere le attese e gli standard ai quali i The Vision Bleak ci hanno abituati fin dai loro primi passi
The Foreshadowing – Seven Heads Ten Horns
I The Foreshadowing consolidano la recente fama acquisita con un altro splendido disco.
Lanthanein – Nocturnalgica
I Lanthanein conquistano per l’approccio sinfonico, ma dalle ritmiche chi si allontanano dalle sonorità più in voga ultimamente, per esplorare lidi più dark oriented e doom.