Repulsione – Desecrating

I Repulsione picchiano e gridano come un’ora di primitivi hooligans, e fanno un suono old school che sarà amato da chi ascolta grind da parecchi anni.

Eye Of The Destroyer – Starved And Hanging

Quattro brani, quattro pallottole death/grind/hardcore sparate ad altezza d’uomo da questa macchina da guerra estrema per la quale la parola d’ordine è fare male, senza pietà.

Ayat – Carry On, Carrion!

Dieci pallottole che deflagrano in faccia a chiunque abbia il coraggio di avvicinarsi a questo disco, frenetico, viscerale, urgente, incompromissorio.

Galvanizer – Sanguine Vigil

Prodotto dalla band che conferisce un’atmosfera old school, oppressiva e soffocante, l’album alterna veri attimi di distruzione sonora a rallentamenti classici del death metal vecchia scuola per poi sorprendere con riff melodici di scuola nord europea.

Humanity Is A Curse – Raging For A Lighthouse

Alzano le barricate gli Humanity Is A Curse e su queste combattono la loro guerra, mitragliando e bombardando senza pietà per venticinque minuti di metal estremo dall’impatto brutale.

Dephosphorus – Impossible Orbits

La musica dei Dephosphorus accoglie gran parte dei generi di cui si compone il lato più violento del metal e lo scaglia nello spazio perfettamente assemblato in un sound siderale, mistico ed affascinante, rendendo l’ascolto un’esperienza da vivere, specialmente se siete amanti dei suoni estremi dal taglio grind.

Marginal – Total Destruction

Total Destruction convince, il sound rimane ancorato al death metal anche se hardcore e grind lo violentano esaltandone la parte distruttiva, mentre i rallentamenti classici del genere si alternano a sfuriate devastanti come una pioggia di napalm.

Antigama – Depressant

Pensate ai Brutal Truth di Need To Control sconvolti da venti apocalittici provenienti da Ministry e Devin Townsend, e poi immergetevi tra le note estreme e futuriste, letali e impietose di Depressant.

Rabid Dogs – Italian Mysteries

Questo senso carnale, un morso sulla vita, è trasmesso molto bene dai Rabid Dogs, che partiti da territori più pesanti hanno sviluppato un discorso musicale tutto loro, pieno di contenuti e di metallica ricchezza.

Blood – Mental Conflict

Grind e death metal sono le armi con cui i Blood portano l’assalto al genere umano, uno sconquassante sound estremo ed oscuro che amalgama Napalm Death, Bolt Thrower e hardcore in uno tsunami di note violentissime.

Putrid Offal – Anatomy

I Putrid Offal sono una delle realtà underground più estreme e devastanti, il loro sound è pari ad una apocalisse metallica dalle ritmiche da bombardamento a tappeto e assoli chirurgici.

Haemorrhage – We Are The Gore

Un bombardamento sonoro imperdibile per gli amanti di un genere che, quando è suonato a questi livelli, non lascia scampo.

Widowmaker – Widowmaker

La cifra stilistica del disco è quella del migliore deathcore in circolazione, e al momento pochi hanno la compattezza e la potenza di questi ragazzi, che devono essere ascoltatori attenti ed onnivori perché dietro questo suono c’è moltissimo lavoro ed altrettanta cultura metallica.

Heathen Beast – $cam

Tornano gli agitatori sonori Heathen Beast, voce musicale del dissenso anti governativo in un paese come l’India, nel quale il livello della corruzione e dell’asservimento dei politici ai ai poteri forti e a quelli religiosi riesce persino a superare quello della nostra povera Italia. L’urgenza compositiva che ha fatto scaturire questo nuovo ep da parte […]

Buckshot Facelift – Ulcer Island

Un album estremo ed alternativo (nel suo genere) che, partendo da una struttura grindcore, esplora diversi modi di suonare musica al limite.

Grog – Ablutionary Rituals

I Grog tornano con un nuovo massacro, una tortura ai padiglioni auricolari sotto forma di brutal death metal e grindcore.

Bolesno Grinje – Grd

I titoli esprimono ovviamente la scelta di utilizzare testi in lingua croata, ma sinceramente è consigliato schiacciare il tasto play e farsi travolgere da questa mezz’ora di carneficina ininterrotta.

Buffalo Grillz – Martin Burger King

Senza perdersi in cose e pose cervellotiche, i Buffalo Grillz sfornano un disco di grindcore come non si sentiva da tempo, diretto ben prodotto e con quel suono pieno e ben bilanciato tra i bassi e gli alti, che dovrebbe essere la pietra fondante di ogni buon gruppo grind.