Alessio Secondini Morelli’s – Hyper-Urania
Se con questo lavoro il chitarrista voleva ribadire l’immortalità della musica heavy metal e la sua ottima salute anche nel nuovo millennio, direi che la missione è andata decisamente a buon fine.
Cloven Hoof – Who Mourns For The Morning Star?
Who Mourns For The Morning Star? è un album straripante, dall’impatto di un asteroide in picchiata sulla Terra, una raccolta di canzoni che non dà tregua, piena di melodie vincenti, aggressività ed epicità.
Axel Rudi Pell – The Ballads V
Si può discutere all’infinito sull’utilità di opere del genere, ma è indubbio che la qualità altissima della musica prodotta mette in secondo piano le critiche di chi pretende l’originalità a tutti i costi.
Skeletoon – Ticking Clock
Siamo arrivati in fondo in un battito di ciglia e resta un piacevole senso di soddisfazione nell’ascoltare un album del genere firmato da una band italiana.
Thunder and Lightning – The Ages Will Turn
The Ages Will Turn è un ottimo lavoro, assolutamente consigliato in particolare ai fans di Iced Earth e Blind Guardian, da parte di una band da rivalutare e conoscere più a fondo.
Full Leather Jackets – Forgiveness Sould Out
Si respira aria old school nell’album o, quanto meno, la tradizione ha la sua importanza così come la voglia rabbiosa di suonare metal, fatto bene ma con pochi fronzoli e tanta sostanza.
Blood Region – For All the Fallen Heroes
Metal, atmosfere dark e tanta melodia, un’alleanza vincente che continua a mietere vittime.
Bellathrix – Orion
Orion farà battere all’impazzata cuori metallici di vecchia data e sorprenderà i giovani più legati al power e poco avvezzi alle cavalcate heavy metal, tipiche degli anni d’oro del genere.
Crawler – Hell Sweet Hell
Hell Sweet Hell è un lavoro mastodontico e bellissimo, consigliato a tutti gli amanti del genere e principalmente degli Edguy/Avantasia, principali fonti di ispirazione del gruppo.
Ben Blutzukker – Analogic Blood
Quattro tracce tra heavy metal e thrash/black per questa one man band del tedesco Ben Blutzukker.
Hell’s Crows – Hell’s Crows
Un album spettacolare di power heavy prog metal perfettamente in bilico tra la tradizione europea e quella americana.
Don’t Try This – Wireless Slaves
Un esordio che non passerà inosservato quello dei Don’t Try this: un perfetto connubio tra rabbia, potenza e melodia sorprenderà anche l’ascoltatore più esigente.
True Strenght – Steel Evangelist
L’album non mancherà di soddisfare gli amanti del metal classico, tra power, heavy ed epic metal, mentre la battaglia tra gli angeli guerrieri e le forze del male si intensifica ad ogni passaggio.
Athlantis – Chapter IV
Un album che si fa ascoltare dall’alto di una freschezza compositiva d’alto rango, ricco di suadenti linee vocali e composto di un lotto di brani che mantengono alta l’attenzione dell’ascoltatore
Ironbite – Blood & Thunder
Un buon album, magari fuori tempo massimo e da consumare se avete qualche primavera in più, ma in tempi di valorizzazione dei suoni old school, anche il sound degli Ironbite troverà senz’altro degli estimatori.
Athrox – Are You Alive?
Una band che al primo album se ne esce con una tale bordata non può che essere seguita con estrema attenzione, e tra l’altro pare sembra che sia già pronto un nuovo lavoro … ne vedremo delle belle.
Gravebreaker – Sacrifice
Il lotto di brani presentati convince a più riprese, specialmente quando l’heavy metal più diretto viene attraversato da riusciti interventi tastieristici dal piglio horror.
Crohm – Humanity
Bersaglio centrato in pieno per la band valdostana con Humanity, che si rivela un buon esempio di metal vecchia scuola.
Muro – El Cuarto Jinete
Il trono in Spagna è ancora di quei ragazzi che un giorno a Vallecas portarono musica veloce e che non si sono ancora fermati.
Angel Martyr – Black Book: Chapter One
Chapter One è consigliato ai defenders dai gusti tradizionali, che troveranno di che crogiolarsi tra le cavalcate fiere ed epiche create dal trio toscano.