Aborym – Shifting.Negative
Shifting.Negative è quello che, senza alcuna remora, si può definire lo stato dell’arte di un certo modo di rimodellare la materia metal, rendendola moderna e sperimentale senza farla apparire nel contempo plastificata o cervellotica.
Sonus Mortis – Hail The Tragedies Of Man
Ogni ascoltatore preparato ed attento proverà il giusto piacere addentrandosi con pazienza e curiosità nella musica creata da Kevin Byrne, ideale soundtrack delle sue visioni apocalittiche.
The Ruins Of Beverast – Takitum Tootem!
Un’operazione sicuramente valida, per la quale andrà poi verificato l‘eventuale impatto sulla futura produzione dei The Ruins Of Beverast: di certo questo ep appare tutt’altro che un riempitivo, in quanto dimostra appieno il valore e le potenzialità di un musicista di livello superiore alla media.
Dark Awake – Anunnaki
Impressionano non poco le soluzioni adottate da Shelmerdine, specie quando riesce a far convivere partiture di stampo classico con spunti industrial ambient.
Golden Rusk – What Will Become Of Us?
Molti cambi di tempo e di atmosfere sonore rendono questo disco una piccola perla da scoprire canzone dopo canzone, addentrandosi nei territori sconosciuti che Maher ha approntato per noi.
OvO- Creatura
Gli OvO fanno sempre dischi molto belli, di sangue di terra misti nello stomaco, ma questo forse è quello più modernista e attraente.
Atonismen – Wise Wise Man
Un oscuro scrigno musicale che, alla sua apertura, esplode in un caleidoscopio di note industrial gothic death metal.
Acoustic Anomaly – Dominus. Tinea
Difficile trovare termini di paragone per descrivere gli umori di un album diverso, sotto ogni aspetto, almeno dalle solite uscite post metal provenienti dall’ovest del mondo musicale
Fabiano Andreacchio & The Atomic Factory – Living Dead Groove
Un sound non da tutti, specialmente se si è ancorati ai soliti cliché.
Styxian Industries – Zero.Void.Nullified {Of Apathy and Armageddon}
Zero.Void.Nullified è un lavoro valido, ma il potenziale della band sembra superiore al risultato ottenuto sul campo: una serie di riff azzeccati uniti ad una prestazione tecnicamente valida non valgono per ora qualcosa in più di un’abbondante sufficienza.
Cypecore – Identity
La musica dei Cypecore pesca dal melodic death metal scandinavo dal thrash/groove americano fusi con dosi letali di ritmi ed atmosfere industrial.
Minenwerfer / 1914 – Ich Hatt Einen Kameraden
Uno split unico e magnifico, che raggiunge perfettamente lo scopo che si era preposto, quello di ricordare quei caduti, persone prima vive e con una storia, amori ed errori, ora solo un fiore in un campo lontano.
Colosso – Obnoxious
I Colosso non rappresentano il futuro del death più tecnico e sperimentale, ne sono già il presente …
Dan Deagh Wealcan – Fragmented Consciousness
Meno diretto rispetto al suo predecessore, Fragments Consciousness conferma le ottime impressioni suscitate dal duo russo.
She Hunts Koalas – Terra Dementia
Lasciatevi cadere in un groove potentemente lascivo, tra Godflesh e Deftones.
Blackwood – As the world rots away
Elettronica e noise, rumori e silenzi in negativo, riverberi maledetti e tanto altro, quello dei Blackwood è un disco importante, intimo e allo stesso tempo catartico e malevolo dannatore.
Spektr – The Art To Disappear
The Art To Disappear costituisce un bel passo avanti e merita l’apprezzamento e l’attenzione di chi è più propenso ad ascolti anticonvenzionali.
Prong – X – No Absolutes
Il nuovo lavoro non lascia dubbi sul talentodi Victor che, accompagnato da Jason Christopher al basso e Art Cruz alla batteria, sfodera una prova che riconcilia con il genere
An Argency – Through Existence
I già ottimi An Argency hanno naturalmente ancora degli enormi margini di miglioramento, specie se dovessero spostare maggiormente gli equilibri a favore della componente sinfonica rispetto a quella djent-core.
Phobonoid – Phobonoid
Una tempesta perfetta di metal cosmico, drammatico ed apocalittico.