Norse – Norse
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Calma, distorsioni e melodie molto ben delineate, nella decadenza e nel destino immanente che ci aspetta i Norse sono la perfetta banda della nave che nemmeno affonda, ma vive perennemente sotto la minaccia di farlo.
The Gotobeds – Debt Begins At 30
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Una delle migliori uscite noise rock dell’anno che piacerà moltissimo a chi ha amato questo genere negli anni novanta.
Brutofuzz – Every Drop
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A parte le definizioni che lasciano sempre davvero il tempo che trovano, e forse anche meno, i Brutofuzz sono un gruppo come pochi, diretto, potente e molto particolare.
Distorsonic – Twisted Playgrounds
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Non è un disco fruibile in maniera tradizionale, né lo vuole essere, è un deciso andare avanti, nove jam, di cui una con parti cantate, con mille ritmi e percorsi diversi, in un’oscillazione perpetua e ricercata compiuta da due musicisti che sono di un altro livello, soprattutto in quanto a sensibilità.
Tacobellas – Total 90
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La musica delle Tacobellas è veloce e distorta, ma oltre alla velocità ed incisività riesce anche a creare situazioni surreali e psichedeliche che arricchiscono il tutto.
Vessel of Iniquity – Void of Infinite Horror
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Un’opera notevole, alla quale però è necessario approcciarsi con la consapevolezza che questo viaggio “nell’orrore infoinito” non sarà affatto una passeggiata.
Subtrees – Polluted Roots
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Partendo dall’assennato assunto di Italo Svevo che la vita attuale è inquinata alla radice, i bolognesi Subtrees debuttano con un disco meraviglioso e pieno di tossici gioielli.
Morso – Lo Zen e L’Arte del Rigetto
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In Italia ci sono già stati gruppi di questo tipo, ma l’agilità e l’incisività dei Morso è cosa rara, quasi come se fossero un distillato delle migliori esperienze nel genere, una mutazione genetica che parla del nostro quotidiano.
The Turin Horse – The Turin Horse
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I The Turin Horse sono un gruppo che francamente mancava nel panorama del noise nostrano, che come quello mondiale vive di flash e questa è una gran bella esplosione.
Flying Disk – Urgency
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Ascoltare Urgency dà l’idea che il noise e il grunge si possano ancora incontrare per fare ottime cose, con un pezzo come Hammer che è nei dintorni dei migliori Unsane.
DEGREDO – A NOITE DOS TEMPOS
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Ancestrali arcaici infernali suoni e rumori, per un esordio che, se musicalmente poco Black Metal, rimane comunque profondamente nero nell’anima, nel corpo e nell’infernale alone Dark Ambient che circonderà qualsiasi ascoltatore che ne tenterà il coraggioso approccio.
The Great Sabatini – Goodbye Audio
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Come i pochi gruppi intelligenti in giro per il mondo, questi canadesi usano la canzone a loro piacimento, partendo con un genere ed arrivando poi ad un altro nel giro di un tempo che solo loro decidono, per poi spaziare ulteriormente, e tutto ciò nell’arco di una canzone.
Gerda – Black Queer
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Black Queer è una descrizione che proviene dall’interno di noi stessi, del cuore che spacca lo stomaco e pompa bile.
The Rambo – The Past Devours Everything
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The Past Devours Everything è un lavoro che non da appigli, ma obbliga a nuotar senza salvagente in un caldo mare fatto di lava, e anche arrivati a riva ci si scotta uguale.
Tritonica – Disforia
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Sì, siamo costantemente sull’orlo del precipizio, e solo una certa maniera di intendere la musica come hanno questi tre ragazzi può ancora liberare animo ed energia per portare avanti un discorso musicale fruttuoso.
Gnaw Their Tongues & Crowhurst – Burning Ad Infinitum: A Collaboration
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Molto raramente una collaborazione fra due entità musicali e spirituali è stata così proficua e valida, come se si trattasse di un nuovo gruppo che nasce da due teste, un incubo sonoro votato al dio rumore.
Barren Womb – Old Money / New Lows
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I Barren Womb ci sanno decisamente fare, con una musica corrosiva, altamente fantasiosa e con un’urgenza hardcore, come un’onda che ti travolge e che ti lascia diverso.
Soul Attrition – Vashon Rain
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L’impianto è minimale ma potentissimo, il cantato si avvicina a quello cantilenante del vecchio indie, la musica è assai curata ed è un concentrato di grunge, slowcore, esplosioni noise e tantissima melodia che scorre benissimo.
The Body – I Have Fought Against It, But I Can’t Any Longer
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Lasciatevi intrigare dalla persuasiva copertina e immergetevi in un calderone ribollente di industrial,noise,doom da parte di una band che non ha eguali.
Demetra Sine Die – Past Glacial Rebound
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Una vera lezione di stupendo post-black sperimentale, con intrusioni dark, noise, drone e doom. Un nuovo ed ulteriore volto dei Demetra Sine Die, fedeli a sé stessi eppure sempre capaci di rinnovarsi.