Invehertex – Hacia El Vortice

Incredibile la maturità compositiva di questo debutto, che ha diverse facce e stili all’interno del disco.
Unalei – Tedium Vitae

Il post metal prorposto in Taedium Vitae è nervoso e fin troppo cangiante, risultando apprezzabile in maniera solo intermittente.
Orion – Builders of Cosmos

Gli Orion, senza inventarsi nulla, centrano benissimo il bersaglio, stupendo l’ascoltatore tenendolo incollato allo stereo, perché dopo ogni riff ne arriva un altro ancor più gigantesco, e dopo ogni pausa arriva la tempesta, e tutto il gruppo si muove all’unisono come un grande mostro sonoro.
ColdWorld – Autumn

La qualità delle melodie è l’aspetto che fa la differenza tra il mestierante ed il fuoriclasse: Börner appartiene senza ombra di dubbio a quest’ultima categoria, stupendo per la facilità apparente con la quale sciorina armonie commoventi ed indelebili.
Freitod – Der Unsichtbare Begleiter

I Freitod offrono un post/black metal piuttosto elegante e neppure troppo aspro e, nonostante il monicker molto esplicito, la componente depressive non sconfina mai nella disperazione.
Harakiri For The Sky – III Trauma

Vento, onde, acqua e fuoco, l’aria suona, questi sono gli Harakiri For The Sky e questo disco è un capolavoro di post rock e black metal diversamente altro.
Seedna – Forlorn

L’impressione è quella di trovarsi al cospetto di un lavoro di rara profondità, nel quale ambient, doom e post metal si incontrano, senza sovrapporsi, dando vita ad un flusso sonoro che non può essere liquidabile con quattro parole di circostanza.
(EchO) – Head First into Shadow

Head First into Shadow è uno scrigno che racchiude musica preziosa e mai scontata, rabbiosa ed emozionante allo stesso tempo
Tides From Nebula – Safehaven
Musica che culla l’ascoltatore portandolo in un mondo parallelo dove non c’è bisogno delle parole ma solo del linguaggio universale delle sette note.
Perihelion – Hold

In poco meno di un quarto d’ora i Perihelion lasciano più tracce di quanto facciano certe band con interminabili sproloqui sonori
Starchitect – Results

Results non è un disco facile, d’altronde il genere non lascia spazio ad ascolti superficiali, ma se siete in possesso del tempo necessario per farlo vostro, regala momenti di musica estremamente intensa.
Argonauta Fest 2 – Officine Sonore, Vercelli 7/5/2016

Seconda edizione dell’Argonauta Fest, con alcune band del roster di una delle etichette emergenti nel mondo della musica pesante. Quasi tutto è cambiato, dai gruppi in cartellone, alla location. Quest’ultima, ora alle Officine Sonore di Vercelli,è stata una scelta felice, poiché rispetto al locale della prima edizione, questo, seppur più piccolo, è molto più coinvolgente […]
The Morningside – Yellow

Non si può che apprezzare l’operato di questa band che continua, un po’ sottotraccia, a sfornare da un decennio lavori di pregevole fattura meritevoli sicuramente di una maggiore attenzione
Locus Animae – Prima Che Sorga Il Sole

La scelta di proporsi con un’uscita ancora dal minutaggio limitato appare del tutto condivisibile, proprio perché la fretta è nemica della qualità ed il tempo non può che lavorare a favore dei Locus Animae.
Dispersion – Sintropy

I Dispersion sono un gruppo molto valido ed unico per il panorama italiano.
Jordaan – Theoretic

I Jordaan sono un’emittente di musica spaziale, creano ampi vortici e scrivono di mari accoglienti o di cadute di sassi dal cielo, meravigliano spesso e mai lasciano indifferenti.
Germ – Escape

Il post metal/shoegaze, intriso di una robusta componente depressive black, offerto da Germ è decisamente ben eseguito, intenso e dal notevole gusto melodico
Negative Voice – Cold Redrafted

Un disco riuscito che, se ci fa perdere una potenziale band di primo livello in ambito death doom, ce ne fa acquisire una nuova di zecca in grado di produrre un sound progressivo relativamente fresco e sicuramente stimolante.
She Hunts Koalas – Terra Dementia

Lasciatevi cadere in un groove potentemente lascivo, tra Godflesh e Deftones.
Eyes Front North – From Shape To Name

Ci sono tuoni e carezze in questo disco, e la gran capacità umana di piangere ridendo, lanciati come un razzo verso l’infinito.