Temperance – The Earth Embraces Us All

Un lavoro nel quale sono rare le cadute di tensione, basterebbe dimenticare Amaranthe e Nightwish e continuare ad osare.

Personalmente trovo delizioso il titolo cha la band ha dato a questo nuovo lavoro in studio. L’immagine de ‘La Terra Abbraccia tutti noi’ evoca sensibilità all’ambientalismo, implica scienza e filosofia insieme, mente e cuore.

Sono convinto che facciamo parte di una grande Unità, e mi piace constatare che questi validissimi ragazzi italiani ce l’abbiano messa tutta per rendere The Earth Embraces Us All una creatura capace di comprendere le diverse sfaccettature connaturate nell’esistenza stessa. Ed è molto bello anche l’artwork realizzato da Gustavo Sazes (Kamelot, Arch Enemy, Morbid Angel). Rispetto ai brani più immediati dei primi due lavori, in The Earth… troviamo alcune composizioni molto più elaborate, elementi nuovi, come ad esempio il violino, che accentua la vena prog della band. Consideriamo pure che i Temperance hanno già alle spalle una discreta serie di concerti con artisti tra i quali Nightwish, Luca Turilli’s Rhapsody, Dragonforce, Within Temptation. L’elemento che risalta immediatamente in questo nuovo lavoro è la varietà. Ottime miscele di riff, parti più elettroniche e altre folk, le vocals cristalline di Chiara Tricarico che regge degnamente e amplifica le innumerevoli suggestioni. Meno convincente (a tratti) l’aggressività di Pastorino al microfono che si alterna non sempre con successo tra scream raschiato e (quasi) growl. Il sipario si apre con gli oltre 6 minuti della sinfonica e orecchiabile A Thousand Places, brano fra i meno originali del lotto comunque impreziosito dalle parti di violino a inizio traccia e dal sax nel finale. La seconda traccia At The Edge Of Space, più canonica, ma ancora molto orecchiabile ed efficace. La folkeggiante Unspoken Words saltella giocosamente mentre la successiva Empty Lines ricalca la vena del power-prog più nordico. Mi fa sempre strano ascoltare i testi in italiano (Maschere) nel quale affrontano lo svelamento del nostro io, un messaggio positivo, ma che implica sofferenza. In Haze c’è un bel groove, la modernità incontra schemi e stili indubbiamente già sfruttati. La power ballad Fragments of Life si fa ben godere, poi irrompe Revolution che di rivoluzionario non ha nulla, ma spinge bene e si stampa in mente. Con gli 8 minuti di Advice From A Caterpillar ci troviamo finalmente con un titolo curioso e con un brano in cui la temperanza si manifesta decisamente. Qui la band sperimenta la fusione tra metal prog e musica classica, spruzzando il tutto con un pizzico di follia jazz ottimamente arrangiata. La dolce Change The Rhyme è caratterizzata da soavi melodie accompagnate dal piano e da vocals ispirate. Finale con la suite The Restless Ride, altro pezzo da novanta di prog metal sinfonico in cui la sezione ritmica decide la marcia, accarezzata dalle tastiere e interrotta da climi altalenanti tra quiete e impetuosità.
Notevole l’impianto sonoro e creativo messo su dai Temperance, con imponenti atmosfere e ottima perizia nell’esecuzione, e la sontuosità tenuta sapientemente sempre sotto controllo. Un lavoro nel quale sono rare le cadute di tensione, basterebbe dimenticare Amaranthe e Nightwish e continuare ad osare.

TRACKLIST
1. A Thousand Places
2. At The Edge Of Space
3. Unspoken Words
4. Empty Lines
5. Maschere
6. Haze
7. Fragments Of Life
8. Revolution
9. Advice From A Caterpillar
10. Change The Rhyme
11. The Restless Ride

LINE-UP
Chiara Tricarico – lead vocals
Marco Pastorino – lead guitars & backing vocals
Sandro Capone – rhythm guitar
Luca Negro – bass
Giulio Capone – drums

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